Bobbio tra i borghi medioevali “golosi”. Merito della “zuppa del pellegrino”

04 Gennaio 2015 06:58

bobbio

Secondo il sito internet LifeGate, Bobbio è tra i dieci borghi medioevali più “golosi” d’Italia. Merito delle lumache alla bobbiese o dei famosi maccheroni realizzati con l’ago da calza? Niente affatto: a contraddistinguere il borgo in questa particolare classifica è la “zuppa del pellegrino”, cioè nient’altro che i classici pisarei e fasò.

Nell’articolo, a firma Ilaria D’Ambrosi, si parla delle origini di Bobbio e della sua vicinanza alla via Francigena, motivo per cui il piatto a base di pasta e fagioli si è trasformato nella “zuppa del pellegrino”. Nella classifica di LifeGate, Bobbio è in buona compagnia, assieme a Taggia (Imperia) per le sue olive; Cortemilia (Cuneo) per la nocciola tonda delle Langhe; Neive (Cuneo) per la produzione dei quattro vini Barbera, Dolcetto d’Alba, Barbaresco e Moscato d’Asti; Arquà Petrarca (Padova) per il suo “brodo di giuggiole”, dolce liquore ricavato appunto dai frutti del giuggiolo. Completano la classifica Verzone (Udine) con la sua zucca; San Giminiano (Siena) per lo zafferano; San Gemini (Terni) per le loro fonti d’acqua, anche curative; Casperia (Rieti) e gli “stringozzi”, un tipo si pasta allungata fatta con acqua e farina e, infine, Altamura (Bari) per il suo famoso pane a marchio Dop.

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