Lugagnano - Rustigazzo: 11 chilometri di buche

Siamo saliti sul mezzo Seta che carica gli studenti e percorre la strada comunale. Tragitto obbligatorio dopo la frana sulla provinciale. Ecco il nostro resoconto

Federica Duani
|1 mese fa
L'autobus Seta sul tratto di strada comunale che collega Lugagnano a Rustigazzo - © Libertà/Federica Duani
L'autobus Seta sul tratto di strada comunale che collega Lugagnano a Rustigazzo - © Libertà/Federica Duani
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Undici chilometri di sobbalzi tra buche, curve e dissesti. È la situazione della strada comunale che collega Lugagnano a Rustigazzo passando per San Genesio, Antognano, Arconi e Vicanino. Dopo il crollo della provinciale 47, lo scorso aprile, tutto il traffico si è riversato su questo tratto, aggravando una condizione già precaria. Ieri, lunedì 27 ottobre, siamo saliti a bordo di un mezzo Seta E49.
La strada è pesantemente dissestata: «Di buche ce ne sono a centinaia, bisogna guidare con attenzione per non danneggiare i mezzi e le persone», racconta l’autista Tiziano Rossi. Anche i residenti sono esasperati: «Auto, camion e trattori si rompono di continuo. I turisti non vengono più e gli anziani hanno paura a uscire», spiega Gian Primo Zazzali, che percorre la strada ogni giorno.
Le condizioni della strada di Antognano (foto Duani)
Le condizioni della strada di Antognano (foto Duani)
Il sindaco Antonio Vincini conferma le difficoltà: «Siamo consapevoli della precaria transitabilità della comunale di Antognano. Dopo il crollo della provinciale 47, il traffico pesante si è spostato qui. Abbiamo chiesto alla Provincia un contributo economico per sistemare le strade, ma la competenza è stata rimandata alla Regione».
Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), riprendendo quanto aveva scritto Andrea Bonfanti della minoranza in riferimento alle strade del territorio, che ha definito la situazione «un problema di sicurezza pubblica e tutela economica delle aree interne», chiedendo alla Regione Emilia-Romagna di sostenere i Comuni colpiti.
Intanto i cittadini e gli studenti continuano a percorrere ogni giorno un tragitto che, più che una strada, assomiglia ormai a un percorso a ostacoli. E loro sono costretti a fare lo slalom.