«Piacenza deve avere un'identità propria», un giovane crea brand visivo per la città

Massimo dei voti per la tesi di laurea di Matteo Defacqz. Il progetto include simboli per la segnaletica, un vocabolario visivo dedicato ad arte e gastronomia, idee per totem interattivi e merchandising

Thomas Trenchi
|5 ore fa
«Piacenza deve avere un'identità propria»,  un giovane crea brand visivo per la città
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«Piacenza non è una città vicina a Milano o Parma. Piacenza è Piacenza». Matteo Defacqz, 22 anni, ne è convinto e lo dimostra con il progetto di laurea che gli è valso il massimo dei voti alla Naba di Milano, dove ha studiato Graphic design e art direction. La sua idea è chiara: proporre alla città un vero brand contemporaneo, capace di raccontarne identità e valori senza confronti ingombranti.
«Quando dico da dove vengo, anche all’estero, devo sempre spiegare dove si trova Piacenza. Questo significa che manca una riconoscibilità», spiega. Da qui nasce il progetto di city branding: «Non un semplice logo, ma un sistema visivo che unisca storia, luoghi ed esperienze già esistenti».
Il lavoro parte dall’analisi della struttura urbana, basata sul castrum romano e sulla maglia quadrata mantenuta nei secoli. Proprio da qui prende forma il marchio: un quadrato rosso con un quadrato bianco interno e una corona dorata a quattro punte, ispirata alle mura farnesiane e al ruolo di Piacenza come terra di passaggio. Scartata la lupa, «troppo legata a Roma», Defacqz ha scelto il “dado”, elemento già presente nel gonfalone cittadino.
Il brand è flessibile e declinabile in più versioni. Al logo si affianca la scritta “Piacenza”, realizzata con un font originale disegnato dall’autore, chiamato “Primogenita”. Nel sistema trovano spazio anche italiano, inglese e dialetto, pensati per totem informativi e manifesti.
Il progetto include simboli per la segnaletica, un vocabolario visivo dedicato ad arte e gastronomia, idee per totem interattivi e merchandising. Obiettivo: «Rafforzare il senso di appartenenza e rendere la città più riconoscibile». Con Piacenza candidata a Capitale europea della cultura, Defacqz spera ora di presentare il suo lavoro al Comune.