Rivergaro-Cernusca, i tre ricorsi passano al Tar del Lazio

I giudici di Parma dichiarano la loro «incompetenza territoriale». Altra attesa

Elisa Malacalza
Elisa Malacalza
|1 settimana fa
Rivergaro-Cernusca, i tre ricorsi passano al Tar del Lazio
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Il Tribunale amministrativo di Parma, dopo l’udienza del 19 novembre in cui per oltre un’ora i giudici avevano ascoltato le diverse posizioni sul futuro cantiere della Rivergaro-Cernusca, ha dichiarato nella sentenza la sua «incompetenza territoriale», a favore invece del Tar del Lazio, sede di Roma, «innanzi al quale il processo potrà essere riassunto». Tradotto, il progetto di Anas, oggetto di tre ricorsi da parte del Comune di Rivergaro, del condominio Panoramic di Travo e dell’associazione Residenti Utenti Statale 45, si sposta a Roma, con un allungamento ancora dei tempi, perché i giudici di Parma hanno scelto sostanzialmente di non scegliere.
«Noi comunque non abbiamo mai chiesto la sospensiva dei lavori, seppure siamo stati accusati anche in malo modo di essere “quelli che vogliono bloccare tutto”», sottolinea il sindaco di Rivergaro Andrea Gatti. «L’iter quindi prosegue, si allungheranno solo i tempi del dibattito. Sinceramente temo tempi biblici. Comunque ascolteremo il nostro avvocato, Umberto Fantigrossi, che a Parma aveva espresso la nostra posizione con la collega Valeria Fantigrossi, e cercheremo di capire cosa fare. Avevamo messo in conto questa ipotesi, Anas la dava per scontata anzi».
Soddisfatto invece il consigliere provinciale e di Bobbio Federico Bonini, che ieri è stato tra i primi a leggere la sentenza: «Per me è una notizia positiva. L’obiettivo resta comunque arrivare all’aggiudicazione dei lavori il prima possibile, senza altri allungamenti dei tempi». «Io speravo in una decisione, in un senso o nell’altro», evidenzia Giorgio Vecchiattini, consigliere a Rivergaro e tra i fondatori dell’associazione Residenti Utenti. «Sarebbe stato giusto definire i fatti con le decisioni, anziché assumere un atteggiamento che definirei “pilatesco”.
Da parte nostra non è mai stata richiesta la sospensiva dei lavori. Anche per noi l’opera va fatta. Speravamo di poterla migliorare considerato l’impatto che avrà sulla valle». C’è una data per l’udienza a Roma? «No».