Apertura del corridoio ecologico fluviale del Po: cade l’ultima barriera

03 Dicembre 2012 16:32

Dalla Svizzera all’Oceano Atlantico: via libera a storioni e anguille verso i luoghi di riproduzione

L’intervento del presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi alla conferenza stampa del 3 dicembre 2012 a Isola Serafini:

“La provincia di Piacenza accompagna il Po per quasi 100 dei 650 chilometri del suo percorso fino al mare. Nei comuni piacentini che sono lambiti dalle acque del “Grande fiume” vive più della metà degli abitanti di questa Provincia. Queste genti e questi territori hanno stretto con il Po un legame solido, che risale a migliaia di anni fa e che accomuna i destini degli uni con gli altri. In questo contesto lo Storione cobice, attualmente il più grande pesce autoctono del Po, mito dei pescatori del secolo scorso ed oggi sull’orlo dell’estinzione, può essere considerato a buon diritto il simbolo del rapporto tra i piacentini e il Po.

L’Amministrazione provinciale si è assunta l’onere di provvedere al mantenimento di circa 200 storioni, da accudire e far riprodurre nella speranza che un giorno possano tornare le condizioni per consentirgli di sopravvivere autonomamente nel Grande Fiume. Come è successo anche in occasione del progetto LIFE precedente a questo, che si prefiggeva proprio di sostenere concretamente la conservazione della specie, attraverso l’immissione in Po di Storioni (a Piacenza se ne liberarono oltre 3000) ed attraverso l’informazione e la formazione delle nuove generazioni.

Il progetto attuale, con l’impegnativo ed ambizioso obiettivo di eliminare una invalicabile barriera al ciclo riproduttivo degli storioni, come degli altri abitanti del Po, rappresenta un punto di svolta fondamentale ed un’imperdibile opportunità di rilancio della nostra cultura, del nostro ambiente del nostro sistema territoriale”.

 

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