Banda del bancomat: 7 colpi a Piacenza e 160 in Italia. Due arresti

19 Aprile 2013 11:50

Sfruttavano un metodo ormai noto alle forze dell’ordine: inserivano una forchetta, capace di trattenere i contanti all’interno del bancomat, attendevano che il malcapitato si allontanasse convinto che lo sportello non funzionasse e con l’ausilio di una tessera prepagata intestata ad un prestanome, effettuavano un piccolo prelievo che permetteva loro d’incassare il denaro bloccato all’interno. Gli autori di ben 160 truffe al bancomat, di cui sette avvenute a Piacenza nel luglio scorso, sono un 25enne e un 21enne di origine romena, finiti in carcere dopo un’indagine condotta dalla Procura di Bologna. Il bottino raccolto negli sportelli della città, nel giro di in un solo giorno, ammontava a circa 1.500 euro, ma nell’arco di un mese la gang, che conta altri tre cittadini romeni denunciati a piede libero, era riuscita ad impossessarsi di ben 35.000 euro, grazie alle truffe eseguite in numerose province del Nord Italia. Alle indagini hanno partecipato i carabinieri della stazione principale di Piacenza che grazie all’analisi dei filmati delle videocamere di sorveglianza delle banche e incrociando i dati delle tessere prepagate, hanno individuato i colpevoli, già detenuti in carcere per reati della stessa natura. “Invitiamo i cittadini a prestare attenzione – ha dichiarato il comandante della compagnia dei carabinieri di Piacenza, Filippo Lofranco – nel caso in cui il prelievo non vada a buon fine è necessario contattare i numeri di emergenza per assicurarsi che non si tratti di una truffa”.

 

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