Biglietti del bus, duro botta e riposta tra Confesercenti e Seta

03 Maggio 2013 12:23

Un danno per i cittadini, disorientati dal non trovare più i biglietti dei pullman in molti bar, edicole e tabaccherie e un danno per gli esercenti, di natura economica: su circa 250 realtà il 40% non può più vendere i tagliandi per la corsa in autobus. Alla Confesercenti denunciano “E’ una scelta unilaterale e inaspettata” da parte di Seta a cui chiediamo un incontro. In una conferenza stampa le associazioni di categoria degli esercenti hanno espresso le loro preoccupazioni. Seta nella lettera di disdetta parla di “ragioni organizzative ed economiche”, ma alla Confesercenti lamentano di non essere stati coinvolti in una decisione, che, secondo i relatori intervenuti questa mattina, va a incidere soprattutto sugli utenti: “È più che altro per un servizio che viene meno che chiediamo un passo indietro. La nostra non è una protesta economica, il margine di guadagno su un biglietto è solo del 4%”. Intanto Seta, tramite una nota, fa sapere di aver firmato un protocollo d’intesa sulle relazioni industriali all’interno dell’azienda. Il Protocollo regolamenta le modalità di gestione dei rapporti tra l’azienda e le Organizzazioni Sindacali in tema di informazione, consultazione preventiva e contrattazione. Con questo accordo viene stabilito il livello unitario di contrattazione aziendale, che vedrà sedere allo stesso tavolo la Direzione aziendale di Seta e le rappresentanze regionali delle Organizzazioni Sindacali. A livello dei singoli bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza il confronto avverrà con le rappresentanze sindacali presenti nelle tre sedi operative di Seta.

La replica di Seta a Confesercenti: “Le notizie che girano in merito al calo delle rivendite non sono esatte – commenta Filippo Allegra, ad della società Seta -: il calo è del 21 per cento e non del 40 e, soprattutto, la copertura territoriale è stata mantenuta invariata. Abbiamo eliminato 60 punti vendita su 284, abolendo la formula del “conto vendita” sia per problemi gestionali che per obblighi di legge, ma anche per alcuni problemi avuti con rivendite che non hanno pagato. Seta nel 2012 ha esteso la propria rete di vendita aprendo sette nuove biglietterie aziendali in provincia di Piacenza, nelle quali è possibile acquistare e ricaricare anche gli abbonamenti, oltre ai biglietti. In tutta Italia la distribuzione dei titoli di viaggio alle rivendite è fatta di norma attraverso soggetti esterni. L’anomalia, al massimo, c’era prima”.

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