Al via il decreto anti femminicidio: Scardi “Siamo soddisfatti”

08 Agosto 2013 18:03


Il governo è sceso in campo contro la violenza sulle donne. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene le nuove norme di contrasto al femminicidio. Tra le misure più importanti c’è l’arresto in flagranza di reato per stalking, il coniuge violento che viene allontanato da casa e la pena che aumenta di un terzo se al reato assiste un minore di 18 anni. E’ un giro di vite senza precedenti che arriva dopo i recenti episodi di violenze e omicidi. E’ un vero e proprio bollettino di guerra con una donna uccisa ogni due giorni e mezzo. A Piacenza i responsabili del Telefono Rosa esultano, la presidente Donatella Scardi è soddisfatta: “Abbiamo uno strumento in più per difendere le tante donne che ogni giorno si rivolgono alla nostra associazione per chiedere assistenza. Le richieste ogni anno sono 450 e nel 2013 si è registrato un aumento del 15% di segnalazioni. Purtroppo gli episodi che registriamo sono sempre più gravi e violenti, abbiamo bisogno di tempi preferenziali per intervenire. Una donna che denuncia – conclude Scardi – deve essere aiutata alla prima denuncia per evitare che l’odio e il rancore del compagno sfocino in tragedia”.

“Una forte soddisfazione”: queste le parole con cui l’assessore provinciale alle Pari Opportunità e presidente del Tavolo provinciale contro la violenza alle donne – Pier Paolo Gallini – ha accolto la notizia del decreto legge in materia di sicurezza e per il contrasto alla violenza di genere, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri con l’obiettivo principale di combattere e prevenire il fenomeno della violenza sulle donne e il femminicidio.

Questi gli obiettivi del decreto legge: prevenire la violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime. Tra le novità più importanti del provvedimento: l’aumento della pena, per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, se alla violenza assiste un minore di anni 18 (la cosiddetta “violenza assistita”, uno dei fattori di rischio principali per la trasmissione intergenerazionale della violenza);sanzioni contro lo stalking messo in atto anche attraverso strumenti informatici o telematici; l’arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking.
Commentando i contenuti del provvedimento l’Assessore, oltre a ribadire la necessità di prevenire il fenomeno, ha evidenziato l’importanza di intraprendere a livello nazionale un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere sviluppando iniziative di informazione e sensibilizzazione dirette in particolare a uomini e ragazzi sul tema della violenza per educarli al rispetto tra i generi. Tali iniziative dovranno coinvolgere anche il mondo della scuola e della formazione professionale, le forze dell’ordine e i servizi sociosanitari.
L’Assessore, pur riservandosi di esprimere un giudizio complessivo sul provvedimento dopo la conversione del decreto, ha voluto inoltre sottolineare l’impegno congiunto delle diverse forze politiche per combattere il fenomeno diffuso dei maltrattamenti, delle violenze sessuali e degli atti persecutori ai danni delle donne. Si tratta – ha concluso l’assessore- di un testo normativo di estrema rilevanza in grado di suggerire percorsi e stabilire orientamenti per le attività del tavolo provinciale contro la violenza alle donne.

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