Gary Casella dice “basta omofobia” e annuncia il suo addio a Ferriere

20 Agosto 2014 07:05

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“Lascio la Valnure, i luoghi dove è nato mio nonno e dove ci sono le persone che amo. Non so dove andrò e mi spiace di aver portato vergogna in questo paese. Per coloro che hanno scelto di pensar male del sottoscritto, dico soltanto che pregherò per loro”. È soltanto uno dei passaggi più significativi della lettera pubblicata sulla propria pagina Facebook e con la quale Gary Peter Casella annuncia il suo imminente addio a Ferriere. Il 51enne di origini statunitensi, che nelle scorse settimane denunciò ben due accoltellamenti subiti con tanto di ferite medicate al pronto soccorso, oltre a tre raid notturni durante i quali la sua abitazione di Sarmadasco venne imbrattata con scritte di stampo omofobo e minacce di morte, dice “basta”. E sulla sua scelta, stando a quanto apparso sul più noto dei social network, hanno inciso i sospetti avanzati da compaesani o semplici “osservatori” della vicenda che, stando a quanto dice Casella, “scelgono di credere ad una mia volontà di attirare attenzione”. A Ferriere, negli ultimi giorni, con l’intensificarsi dei blitz ai suoi danni, qualcuno ha infatti palesato dubbi circa la veridicità dei racconti resi dallo statunitense. “Perchè dovrei farlo?” è l’interrogativo che l’uomo rivolge al web.
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