“Incendiarono il bar di Gropparello per l’assicurazione, rischio strage”

06 Agosto 2016 11:28

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Un bar di Gropparello due anni fa aveva rischiato di saltare per aria: era l’agosto del 2014 e solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco impedì che scoppiassero due bombole di gas, posizionate da chi voleva scatenare un maxi incendio per distruggere la struttura. Secondo le indagini dei carabinieri, gli autori dei quel gesto criminale non sono più anonimi, ma furono l’allora titolare del bar, un 40enne piacentino, e un sardo di 37 anni pluripregiudicato. Per entrambi, avviso di chiusura indagine con l’accusa di tentato incendio aggravato.

Lo scopo dell’incendio, secondo gli inquirenti, era quello di “conseguire il premio dell’assicurazione, che aveva un massimale di un milione di euro”, così come rivelato anche dalle intercettazioni telefoniche. Qualcosa, però, nel loro piano non aveva funzionato e alle 3 di notte era suonato l’allarme: una pattuglia dell’Ivri e i vigili del fuoco accorsero sul posto, trovando due bombole di gas gpl aperte accanto a un fornello acceso, in un ambiente ormai saturato all’80 per cento. Ancora poco e ci sarebbe stato lo scoppio, chissà con quali gravi conseguenze. “Poteva essere una strage, visto che sopra il bar vivevano alcune famiglie”, ha sottolineato il Maggiore Emanuele Leuzzi, comandante della Compagnia dei carabinieri di Fiorenzuola.

Le indagini sono state compiute dai carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola, della Stazione di Gropparello e del Nucleo Investigativo di Piacenza, i quali hanno sottolineato come l’attuale gestione dello stesso bar non c’entri nulla con questa vicenda.

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