I sindaci sfidano il divieto: bagno in Trebbia affinché diventi balneabile 

15 Agosto 2016 06:00

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I sindaci dell’Alta Valtrebbia sfidano il divieto di balneazione per chiedere alla Regione Emilia Romagna che il fiume Trebbia diventi balneabile, affrontando una questione fondamentale i loro territori, spesso in secondo piano per risparmiare su controlli e sicurezza.

Appuntamento al 2017, per fare in modo che il Trebbia resti patrimonio di tutti, ma non si trasformi nel far west a cui le amministrazioni si sono tristemente abituate ad ogni estate. Diecimila auto ogni domenica parcheggiate a caso (anche in acqua, addirittura), rifiuti abbandonati, traffico di stupefacenti o altre sostanze sotto l’ombrellone e tuffi fuori norma, da punte alte e aguzze, a strapiombo su un fiume che non è il mare.

“Abbiamo fatto il bagno per testimoniare che questo fiume è meraviglioso, ma non c’è controllo, e fioccano i campeggi abusivi. Non possiamo più permetterlo. Senza regole, non riusciamo a sfruttare la risorsa. Il bene ambientale va tutelato, ma ci vogliono norme e regole. Siamo pronti ad un progetto di Unione, che preveda almeno bagni chimici, stazioni per barbecue e parcheggi con navette”, hanno detto i primi cittadini. La protesta sarà portata in Parlamento dal deputato Marco Bergonzi.

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