“Aiuto, sono segregata”. La polizia localizza e libera 16enne romena

31 Marzo 2017 17:49

“Sono segregata da giorni in un appartamento di Piacenza: aiutatemi“. E’ questa la telefonata arrivata al 113 nei giorni scorsi. A effettuarla una ragazza romena di 16 anni, che non sapeva indicare in che zona della città si trovasse. La squadra Mobile della questura, attraverso i tabulati telefonici e la localizzazione satellitare del suo cellulare, è riuscita a individuare la zona da cui chiamava e, grazie anche all’ausilio di una squadra scientifica proveniente da Roma, è arrivata all’abitazione di viale Sant’Amborgio in cui era tenuta. Il tutto in sole 24 ore.

La polizia ha così organizzato il blitz, anche se non c’è stato bisogno di alcuna irruzione: il romeno di 28 anni e la connazionale di 40 che occupavano l’appartamento hanno aperto senza problemi la porta. Per entrambi è scattata l’accusa di violenza privata: l’uomo è stato arrestato, la donna denunciata. La minorenne, che ha confermato di essere stata tenuta prigioniera e di avere grande paura del connazionale, è stata collocata in una struttura protetta.

Il romeno (su cui pendeva già un decreto di espulsione dall’Italia) è stato processato per direttissima in tribunale e si è difeso dicendo la giovane aveva scelto di venire in Italia e di alloggiare in quella casa spontaneamente. Il processo è stato rinviato, l’uomo è in libertà con l’obbligo di firma giornaliero in questura. Per lui non è scattata l’accusa di sequestro di persona perché la casa si poteva aprire dall’interno e perché la giovane nei giorni scorsi aveva potuto circolare per la città, come documentato da alcune foto sul cellulare.

 

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