I “nonni” tornano a sorridere con gli amici a quattro zampe

22 Novembre 2018 05:00

Le mani calde degli anziani che si intrecciano ai ciuffi pelosi degli amici a quattro zampe. È l’incantesimo della “pet therapy”, un termine inglese utilizzato per descrivere, in parole semplici, la terapia basata sull’interazione con gli animali domestici. Un’attività in grado di illuminare i volti troppo spesso tristi dei nonni e delle nonne, ma anche di stimolare le persone con difficoltà di parola a pronunciare ad alta voce il nome di un cane. Da tre anni, nella casa di riposo “Maruffi” a Piacenza, avviene tutto ciò.

Dopo la pausa estiva, qualche settimana fa il progetto è ripartito con le professioniste Elena Gazzola e Raffaella Bonelli, che ogni settimana si recano in struttura in compagnia dei loro fidi colleghi: Muffy e Blu, due golden retriever rispettivamente di sei e tre anni, e Gino, un bulldog francese di un anno. “Non sono momenti di intrattenimento – rimarcano le specialiste -, ma laboratori utili a promuovere lo sviluppo cognitivo e il movimento fisico. Accarezzare un cane ha effetti benefici, come l’abbassamento della pressione del sangue e il rilassamento dei muscoli”.

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