Lavorare al pub indossando il velo: la storia di Nazha

05 Ottobre 2019 04:35

Al pub ormai non ci fa più caso nessuno: “A dire il vero il fatto che io indossi il velo non ha mai attirato su di me sguardi critici, solo forse di stupore il primo giorno”, spiega Nazha Safi, 37 anni, di origine marocchina e a Piacenza da tre anni. “Qui mi sento come a casa, e quindi cerco di dare il massimo nell’impegno, proprio come se fossi a casa mia”. L’hijab è stato scelto da Nazha quando aveva 17 anni: “La mia è una scelta di libertà. Mi sentivo pronta. Mia sorella ad esempio non porta il velo, mia mamma ha scelto di indossarlo solo tre anni fa. Mio papà all’inizio non era felice, diceva che ero troppo giovane. Ma io mi sento bene così”. Il suo datore di lavoro non si è mai pentito della scelta: “Ho assunto Nazha dopo due giorni di prova anche se indossa il velo a lavoro, per me è un aspetto del tutto normale, perché contano le sue qualità professionali e umane, è gentile, educata con tutti”, spiega Edoardo Cassinari. Ma Nazha precisa: “Non conosco altre donne che indossino il velo a lavoro. Forse non sono state così fortunate come me”.

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