L’allarme: “Strumenti inadeguati per aiutare imprese e dipendenti”

05 Marzo 2020 04:06

Il Coronavirus mette in ginocchio anche la salute delle aziende e Confcooperative Piacenza corre ai ripari e incontra i sindacati del settore sociale per tutelare le cooperative gravemente danneggiate dai provvedimenti di blocco delle attività disposti per arginare l’emergenza.

Il tavolo con sindacati e cooperative tenutosi il 4 marzo presso la sede dell’associazione è stato attivato per esaminare le vie ad oggi perseguibili per proteggere il reddito dei dipendenti che si trovano, a seguito delle ordinanze, costretti a casa per la chiusura delle strutture in cui lavorano. Gli strumenti disponibili per le aziende sono stati unanimemente giudicati “inadeguati” rispetto sia al sostegno al reddito dei lavoratori delle cooperative sociali interessate che alla sostenibilità economica delle cooperative stesse. Le imprese “auspicano quindi che il Governo possa considerare tale situazione straordinaria e rispondere adeguatamente alle esigenze attuali”.

“È già ad oggi certamente gravissimo il danno economico dovuto alla sospensione del lavoro ed alla chiusura degli uffici di tante cooperative (e non solo) erogatrici di servizi alla persona e per questo motivo- sottolinea il direttore di Confcooperative Piacenza Nicoletta Corvi – rimane più che mai attivo anche il nostro appello agli enti appaltanti; chiediamo infatti alle amministrazioni il massimo supporto e condivisione di provvedimenti relativamente alla fatturazione dei servizi non svolti conseguentemente alle ordinanze. Tutto questo allo scopo di superare insieme questo pesantissimo blocco delle attività, in modo da garantire centinaia di educatori, assistenti sociali, insegnanti, operatori socio-sanitari, psicologi e personale ausiliario”.

 

 

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