Aumento contagiati, l’Ausl: “Passati da 300 a 1000 tamponi al giorno, anche agli asintomatici”

28 Aprile 2020 11:05

Le curve di contagi e decessi da coronavirus nel Piacentino stanno tornando a salire, dopo il minimo dell’11 aprile scorso. Ieri la sanità piacentina ha registrato 10 nuovi decessi – per un totale da inizio epidemia di 841, e 75 contagi in più rispetto al giorno precedente. Un incremento, quest’ultimo, motivato dalla triplicazione dei tamponi effettuati dall’Ausl negli ultimi giorni, passati da 300 a 1000 al giorno. Ad oggi Piacenza processa quasi il 20% dei tamponi totali di tutto il territorio emiliano romagnolo. I 75 positivi sono infatti riferibili a 1031 tamponi refertati, con una percentuale di contagiati pari al 7 per cento. Di questi 19 erano a Piacenza, 6 a Monticelli, 5 a Fiorenzuola e Podenzano, 4 a Carpaneto e 27 comuni della provincia ieri erano a zero nuovi contagi.

“Tutti gli altri indicatori di diffusione della pandemia sono costantemente in calo nel piacentino – spiega l’Azienda sanitaria locale -: si sono ridotti sia gli accessi in Pronto soccorso e i ricoveri in Terapia intensiva e a media e bassa intensità; sono in calo delle polmoniti e i decessi. Al tempo stesso l’analisi di provenienza dei casi positivi, effettuata congiuntamente con la Regione – conclude – consente di escludere la presenza di specifici focolai in espansione sul territorio piacentino”.

“Se troviamo nei prossimi giorni ulteriori positività, significa che stiamo mettendo la provincia di Piacenza sempre più in controllo: stiamo isolando le persone asintomatiche. Lo faremo nei prossimi giorni, con i tamponi e test sierologici che utilizzeremo soprattutto in questa provincia”. Lo ha spiegato il commissario regionale all’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi. “A Piacenza l’alto numero dei contagi, –prosegue Venturi –, è dovuto al fatto che con i tamponi stiamo raggiungendo sempre più persone asintomatiche.

In particolare, l’attività principale di monitoraggio in questa fase è quella nelle strutture per anziani (sono stati oltre 300 tamponi refertati ieri), che sono state riconosciute come priorità nella lotta al contagio, con l’obiettivo di identificare, isolare e curare il più precocemente possibile i nuovi casi.

E’ stata potenziata l’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale, in stretta collaborazione con i medici di famiglia; sono questi ultimi che segnalano i casi sospetti (oltre un centinaio al giorno) che vengono poi presi in carico. Ad oggi sono stati oltre 2200 i cittadini visitati a domicilio o nelle strutture per anziani.

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