Baldino: “Rispondete all’invito di Ausl. Un altro lockdown impossibile”

26 Giugno 2020 13:34


“Abbiamo fatto tutto il possibile in questi mesi per gestire l’emergenza Coronavirus, ora dobbiamo guardare al futuro e i progetti in cantiere sono tanti”. Queste le parole di Luca Baldino che proprio ieri è stato confermato, dalla regione Emilia Romagna, alla guida dell’Ausl di Piacenza. L’incarico dell’ingegnere milanese era scaduto il 4 marzo scorso ma era stato prorogato fino al 30 giugno per la gestione della pandemia. “Stiamo facendo tesoro di tutto quello che abbiamo imparato da questa esperienza – spiega Baldino – per non farci trovare impreparati di fronte a un eventuale seconda ondata. Il virus circola ancora e l’attenzione deve restare alta, perché un nuovo lockdown non sarà più possibile”.

OBIETTIVI FUTURI – L’emergenza ha insegnato l’importanza di potenziare la rete ospedaliera territoriale. Sul piatto c’è poi la realizzazione del nuovo ospedale, il primo d’Italia post Covid, ma anche il nuovo villaggio paralimpico di Villanova e l’ospedale riabilitativo di Fiorenzuola. “Non saremo più la cenerentola della regione ma un punto di eccellenza” – sottolinea Baldino.

TEST SIEROLOGICI, APPELLO- “Nel giro di un paio di settimane dovremmo avere a disposizione i dati dei primi 50mila test sierologici che abbiamo effettuato però devo rivolgere un appello alla popolazione – spiega Baldino – la percentuale di persone che non risponde più all’invito dell’Ausl si è alzata. Vorrei ricordare che i risultati sono importanti sia dal punto di vista statistico per capire quanto si sia diffuso il virus ma anche per bloccare sul nascere eventuali focolai”.

EPICENTRO VIRUS – Piacenza, per mortalità a prescindere dalle cause, è la quinta provincia in Italia. “L’epicentro è stato a Codogno – racconta Baldino – nello scendere verso l’Emilia Romagna il virus si è attenuato, ciò significa che il nostro sistema sanitario ha funzionato”.

COSA ACCADE IL PROSSIMO INVERNO- “Non sappiamo se si verificherà una seconda ondata di contagi ma dobbiamo essere pronti ad affrontarla” – sottolinea il direttore generale. E qui scatta il secondo appello: “Già da settembre chiunque dovesse presentare qualche linea di febbre deve contattare immediatamente il proprio medico di famiglia che provvederà ad attivare la rete Ausl. L’obiettivo è di sottoporre il soggetto a tampone domiciliare nel giro di 48 ore”. Con l’inverno però arrivano anche altri virus e l’influenza stagionale, diventerà difficile fare una distinzione: “Per questo motivo – conclude Baldino – è di massima importanza vaccinarsi contro l’influenza”.

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