“La mia laurea tra il San Raffaele e l’Arizona, verso il futuro della medicina”

30 Giugno 2020 03:45

“Il futuro della medicina”. Così la studentessa piacentina Allegra Arata, 24 anni, definisce l’Ecmo, acronimo inglese dell’ossigenazione extracorporea a membrana. Una tecnica clinica innovativa, che ha contribuito a salvare anche alcuni pazienti Covid. E che la giovane ha approfondito prima al San Raffaele di Milano e poi durante un’esperienza all’università dell’Arizona per redarre la propria tesi di laurea.

“Nei malati di Coronavirus con polmoni distrutti o problemi cardiologici – spiega la piacentina – l’Ecmo ha ricoperto un ruolo fondamentale per supportare gli organi vitali”. In buona sostanza, quando non si riesce a ossigenare il paziente in maniera adeguata, si preleva il sangue e lo si conduce in questa macchina esterna. Subito dopo, mantenendo il cuore e i polmoni a riposo, si procede con la reinfusione.

Arata ha avuto modo di concentrarsi sul metodo di ossigenazione extracorporea anche negli Stati Uniti, nei mesi di febbraio e marzo: in pieno lockdown. “Al sesto anno del corso di medicina in inglese, il San Raffaele – racconta la ragazza – mi ha permesso di vivere questo periodo di crescita all’estero, che tuttavia ha coinciso con l’inizio dell’allerta Covid. In particolare, finché era possibile, mi sono soffermata sull’attivazione delle piastrine all’interno dei tubi di questo apparecchio, un passaggio importante per evitare la formazione di trombi. Ben presto, però, sono stata costretta a tornare in anticipo a Piacenza, per prepararmi all’esame di laurea in programma a giugno”. Una prova finale conclusa con successo: 110 e lode.

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