Prima notte di coprifuoco, dalle 22 la città si trasforma nel deserto. LE FOTO

07 Novembre 2020 02:19

Ore 21.30: all’inizio del Corso ci sono ancora alcuni piacentini, qualcuno fa jogging mentre altri passeggiano. Ore 22: le strade si svuotano, le persone si rintanano in casa. Piacenza è in coprifuoco. A partire da venerdì 6 novembre infatti, anche nella nostra città – considerata in zona gialla – è entrato in vigore il lockdown serale imposto dall’ultimo decreto del governo Conte. In un clima a dir poco surreale, soprattutto in quei luoghi normalmente popolati dai giovani: i locali del centro storico, piazzetta delle Grida, il tratto del Facsal a barriera Genova, dove fino a qualche settimana fa i ragazzi si accalcavano con un drink in mano (talvolta, purtroppo, in barba alle regole anti-assembramento). Anche la distesa di auto posteggiate sul selciato di piazza Cavalli sembra solo un ricordo. A non fermarsi invece – tra gli altri – sono stati i netturbini di Iren: “La città è deserta, fa effetto. Per noi, però, spazzare le strade è un po’ più semplice”, dice l’operatore Davide Panzetti.

CONTROLLI
Durante al serata, le forze dell’ordine hanno avviato una serie di controlli per individuare eventuali trasgressori del coprifuoco. Una pattuglia dei carabinieri ha presidiato varie zone di Piacenza, in particolare il centro storico, piazzale Marconi, la stazione e barriera Milano, proprio a pochi passi dal confine con la “zona rossa” della Lombardia.

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