Da oggi anche la provincia di Piacenza è in zona rossa: ecco cosa si può fare

15 Marzo 2021 11:50

Da oggi, lunedì 15 marzo, l’intera Emilia Romagna e di conseguenza anche il territorio piacentino passano in zona rossa.

Con il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge con le nuove misure anti Covid, da oggi e fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100mila abitanti passeranno automaticamente in zona rossa. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale.

COSA SI PUÒ FARE IN ZONA ROSSA

Chiuse Superiori, Medie, scuole d’infanzia e Nidi
Nelle zone rosse è sospesa la didattica in presenza in tutte le scuole, dai nidi alle superiori. Resta salva la possibilità di andare in classe solo per gli alunni disabili o che hanno bisogni educativi speciali (come per esempio i dislessici con diagnosi medica) e per tutti gli studenti dei tecnici e dei professionali che prendono parte a dei laboratori. Non è prevista la possibilità di frequentare la scuola per i figli dei lavoratori essenziali (medici, infermieri e poliziotti) perché manca una norma che stabilisca in modo chiaro quali categorie rientrano nella definizione di “key workers”.

Spostamenti
In zona rossa non si può uscire di casa se non per andare a fare la spesa, buttare la spazzatura, andare a correre o fare una passeggiata attorno a casa anche con i propri figli, portare fuori il cane nei pressi della propria abitazione, raggiungere il luogo di culto più vicino, andare a comprare il giornale. Non si può uscire dal proprio comune o dalla propria regione se non per lavoro, urgenza o salute. Tra queste eccezioni restano sempre valide quelle relative all’assistenza a persone anziane non autosufficienti, figli minori o attività di volontariato nell’ambito del servizio civile nazionale, per la gestione dell’epidemia in corso, per l’addestramento di unità cinofile o per l’assistenza agli animali. Anche gli atti notarili di compravendita di una casa rientrano tra le ragioni valide per spostarsi tra regioni. Se non vietato da ordinanze locali e se ci si è trasferiti nella seconda casa, sia essa di proprietà o affittata, vi si può rientrare dopo il lavoro anche fuori regione, una famiglia alla volta. Altri spostamenti verso seconde case possono riguardare solo lavori di somma urgenza. Lo svolgimento di visite turistiche guidate non è consentito in area rossa. Si può andare in auto, per necessità, con persone non conviventi indossando tutti la mascherina: il guidatore e due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori. Per muoversi da casa è obbligatoria l’autocertificazione, preferibilmente da stampare e compilare.

Visite a parenti e amici
Chi vive in una zona rossa non può andare a trovare a casa amici e parenti nemmeno una sola volta al giorno. Sono escluse da questo divieto le visite anche fuori comune o fuori regione per ragioni di necessità, urgenza e salute, come l’andare a trovare un anziano non autosufficiente o un figlio minore. Lo stesso vale per le attività di volontariato. Vietate invece le visite in carcere e alle persone ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero, che possono svolgersi solo a distanza.

Spostamenti e visite a Pasqua
Il 3, 4 e 5 aprile, a Pasqua, anche nelle zone rosse ci si può spostare all’interno dei confini regionali tra le 5 di mattina e le 22 per far visita ad amici e parenti, una sola volta al giorno, massimo in due più eventuali minori di 14 anni al seguito o persone non autosufficienti. Esattamente come a Natale.

Bar e ristoranti
In zona rossa bar, ristoranti e locali devono chiudere. Dalle 18 alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco, è ovunque possibile l’asporto sia di piatti che di bibite da ristoranti, negozi al dettaglio di bevande ed enoteche, ma non da bar e attività simili senza cucina. Via libera a oltranza alle consegne a domicilio.

Negozi e mercati
Nelle zone rosse i negozi sono chiusi, tranne quelli di prima necessità: alimentari, farmacie, elettronica, ferramenta, edicole, profumerie, tabaccai, giocattolai e vivai. La lista completa accompagna ogni Decreto e dunque è stata resa nota insieme ai provvedimenti. Mercati e centri commerciali sono chiusi anche nei giorni feriali ma i negozi essenziali al loro interno possono restare aperti. A fare la spesa bisogna andare uno alla volta per nucleo familiare.

Servizi alla persona
Barbieri, parrucchieri e centri estetici chiudono in zona rossa. Anche qui una scelta in controtendenza rispetto al decreto di Natale in cui sistemare il taglio o prenotare una manicure veniva considerato un servizio essenziale. Sempre in zona rossa stop anche a tutti gli altri servizi alla persona ad eccezione di lavanderie, tintorie e pompe funebri. Restano sospese le attività dei centri benessere e dei centri termali.

Palestre e piscine
Palestre e piscine restano chiuse in ogni città d’Italia, tanto più in zona rossa. Per quanto riguarda lo sport, è consentito farlo all’aperto solo in forma individuale. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (tipo corsa o bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Per quanto riguarda invece la semplice “attività motoria” (la classica passeggiata o un giro con la bici da passeggio) bisogna rimanere nei pressi della propria abitazione ma sparisce il limite dei 200 metri. Per il resto, tutte le attività previste dall’articolo 17 (commi 2 e 3), anche se svolte nei centri sportivi all’aperto, sono sospese. Sono inoltre sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. È consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Restano sospesi anche gli sport di contatto, dal calcio al judo, a meno che non siano all’interno di competizioni sportive d’interesse nazionale. Stop anche agli altri sport nei circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso: si fermano quindi anche le partitelle a padel o a tennis. Vietata anche l’attività venatoria. Parchi e giardini cittadini restano invece aperti.

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