Usca, oltre 84mila prestazioni da marzo 2020. Andena: “Un impegno senza sosta”

15 Aprile 2021 00:05

 

A fine febbraio 2020 scoppia la “bomba” Covid: Piacenza si trova a combattere una guerra senza armi. Il pronto soccorso dell’ospedale viene investito letteralmente da un’ondata di malati, anche in gravissime condizioni, che necessitano di cure che non ci sono. Partono dopo poco le prime “squadre” di medici a domicilio. E’ il 23 marzo quando inizia ufficialmente l’attività delle Usca, unità speciali di continuità assistenziale dell’Ausl. Piacenza fa scuola, è una delle prime città in Europa a mettere in campo il servizio. Ad oggi sono 84.803 le prestazioni effettuate, comprensive di visite (20mila), terapie erogate a domicilio (6mila), attività di ecografie, consulenze e rivalutazioni telefoniche. Anna Maria Andena, direttore del distretto urbano dell’Ausl ricorda l’impegno delle squadre per far fronte all’emergenza: “Lavoravano tutti senza sosta, senza guardare l’orario o la festività di turno. Si andava avanti finché c’era bisogno. Hanno dato tutti il massimo senza mai tirarsi indietro e questo viene riconosciuto dai cittadini che scrivono spesso per esprimere la loro riconoscenza. Non si sono sentiti soli”. Attualmente sono 9 le Usca impegnate sul territorio piacentino, sette giorni su sette.

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