La pioggia non ferma la voglia di pizza ma costringe molti a rimanere chiusi

26 Aprile 2021 16:08

“Quasi non ci sembra vero. Mangiare una bella pizza al tavolo e in compagnia, seppur ristretta, non ha prezzo. Ci eravamo dimenticati cosa volesse dire”.

L’ondata di buonumore dei clienti, per nulla intimoriti dalla pioggia di questo lunedì 26 aprile, ha accompagnato la tanto attesa riapertura di bar e ristoranti, che da oggi (come previsto dal decreto firmato dal presidente Draghi) sono tornati a offrire il servizio al tavolo ma soltanto negli spazi all’aperto. Chi aveva giusto un’oretta a disposizione in pausa pranzo ha ordinato piatti veloci, chi invece ha avuto la fortuna di trovarsi in ferie o a riposo ha optato per il “carico pesante”, vale a dire primo, secondo e dolce, magari innaffiati da un buon calice di vino.

Entusiasti, nonostante la riapertura “parziale” – come è stata definita da quasi tutti gli esercenti – anche e soprattutto i gestori, o almeno quelli che possono contare su dehors, possibilmente dotati di tettoia (vista la pioggia di queste ore).

“Sono stati mesi difficili per la nostra categoria – ha spiegato tra una pizza e l’altra Aniello Vuolo, titolare della “Grotta Azzurra” – e per questo, anche se solamente all’aperto, siamo contenti di essere ripartiti: è andata meglio di come ci aspettavamo, ora speriamo solo che le cose tornino come prima”.

Aspettative superate anche secondo Giorgio Citterio, che dal bancone del bar “San Marco” conferma l’entusiasmo dei clienti. “L’afflusso è stato regolare, fortunatamente la gente è stata molto collaborativa nel rispetto del distanziamento e dei vari regolamenti”.

A storcere il naso, per usare un eufemismo, ci hanno però pensato i gestori dei locali che purtroppo, per varie ragioni, non dispongono di spazi all’aperto: per loro, infatti, rimane consentita solo l’attività di asporto. Qualcuno, addirittura, non ha potuto riaprire pur avendo i dehors. “Abbiamo solo gazebo – ha spiegato Michele Balocchi, titolare di “La Dispensa dei Balocchi” – e vista la giornata piovosa, non abbiamo potuto fare altro che rimandare l’apertura. Attendiamo una miglioria del tempo, anche se è chiaro che così si lavora in modo precario e non si tratta di una vera ripartenza. Quella degli spazi all’aperto è una norma estremamente penalizzante per la nostra categoria”.

Per tornare ad ospitare clienti anche negli spazi al chiuso, sempre in zona gialla ma solo dalle 5.00 alle 18.00, bisognerà attendere il 1° giugno.

IL SERVIZIO DI MARCELLO TASSI

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