Guariti dal virus, non bastano gli anticorpi elevati per ottenere il passaporto Covid

14 Agosto 2021 05:30

Per i guariti dal Covid non è sufficiente dimostrare di avere gli anticorpi, attraverso un test sierologico, per ottenere il Green pass.
Se sono passati i tempi previsti dal ministero della Salute è necessaria la vaccinazione.

Lo ribadisce l’Ausl di Piacenza e lo spiega una delle voci più ascoltate a livello locale e non solo: l’infettivologo Marzio Sisti.

Un lettore del quotidiano Libertà ha sollevato il problema sull’edizione di ieri con una lettera in cui spiega di aver passato il Covid e di avere oggi 180 di anticorpi del virus. L’Ausl, dal canto suo, ammette di aver ricevuto diverse richieste dello stesso tenore (green pass senza vaccino) così come i farmacisti.

Anche allo stesso Sisti hanno scritto in molti chiedendo lumi. Le regole del ministero della Salute parlano chiaro, osserva l’ex direttore del reparto di Infettivologia: “Chi ha passato il Covid dimostrato da un tampone e con un certificato di guarigione, indipendentemente dal test sierologico, può fare il vaccino dal terzo mese dalla guarigione fino al dodicesimo mese, sottoponendosi ad una sola dose, e ottiene il green pass. Se lascia passare più di dodici mesi dalla data del certificato di guarigione deve sottoporsi a entrambe le dosi”. Indipendentemente dal test sierologico e dal numero degli anticorpi.

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