Sussan, afghana piacentina interprete per la Cri. “Volevo fare qualcosa per chi soffre”

27 Agosto 2021 05:00

“Sarò eternamente grata a tutti quei volontari piacentini che in questi giorni stanno dando una mano alla mia gente. L’empatia che si sta creando è qualcosa che mi riempie il cuore”.
Sussan Amini vive un paradosso: è afghana, ma non è mai stata in Afghanistan. Nel 1979 i suoi genitori lasciarono il Paese invaso dalle truppe sovietiche e si trasferirono in Germania. E dopo mille peripezie costruirono la loro nuova vita a Piacenza. Sussan è nata a Francoforte, 27 anni fa. E insieme alla sorella Leila e al fratello Sultan ha risposto senza indugio “presente” quando la Croce Rossa di Piacenza l’ha contattata per fare da interprete con i 75 profughi giunti l’altro giorno all’ex base militare di San Polo (compito in cui si alterna con Leila e Sultan).

Sussan vive a Londra e si trovava in visita alla famiglia a Piacenza quando i talebani hanno preso il potere, per questo non è riuscita ad andare in vacanza, voleva fare qualcosa per chi soffre finché è stata contattata dalla Croce Rossa.

“Lo sentivo dal profondo del cuore. Erano giorni che mi chiedevo cosa potessi fare per la mia gente che soffre”.

L’INTERVISTA INTEGRALE DI MARCELLO POLLASTRI OGGI SUL QUOTIDIANO LIBERTA’ 

 

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