Un mese di lezioni, cattedre ancora scoperte: la caccia ai professori finisce sui social

10 Ottobre 2021 01:49

“Non serve abilitazione e valutiamo anche prima esperienza. Contiamo sul passaparola, non sappiamo più dove cercare”. Non è l’sos per la ricerca di camerieri, cuochi o babysitter, ma di professori da parte di una scuola piacentina all’ultima spiaggia.
Dei 4mila docenti che dovrebbero essere in cattedra dal 13 settembre a Piacenza, ne mancano ancora all’appello. Quanti? Impossibile quantificarlo, la sensazione è che la maggior parte del lavoro sia andato faticosamente in porto ma solo negli ultimi giorni, o lo stia facendo. Restano tuttavia posti ancora da coprire da parte delle scuole, peraltro chiamate già dalle prossime ore ad una rinnovata chiamata in servizio di docenti e Ata, il cosiddetto personale Covid contrattualizzato fino al 31 dicembre.

Due diverse partite (organici di fatto e organici Covid) ma una stessa fonte. Ed i presidi che annaspano, tra graduatorie prosciugate (per materie scientifiche ma non solo), valanghe di Mad da vagliare (sono le messe a disposizione) piovute nei terminali delle scuole da parte di aspiranti candidati di tutta Italia, fino ai paradossi di contese all’ultimo professore tra istituti diversi, di docenti assunti ancora in corso di studi universitari, di insegnanti strappati al Sud o alle isole perchè di fatto, qui, introvabili.

TUTTI I DETTAGLI NELL’ARTICOLO DI SIMONA SEGALINI SU LIBERTA’

 

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