Quasi 1.300 profughi ucraini a Piacenza: 20 positivi. Da domani tamponi in ospedale

29 Marzo 2022 16:41

A partire da domani l’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini si sposta dalla struttura mobile sul retro della questura al laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza. In via Taverna 49, ogni pomeriggio da lunedì a sabato sarà attivo un centro di accoglienza sanitaria dalle ore 14 alle 17.30. “L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività dedicate a questa specifica utenza – spiega l’Ausl -. Dopo la registrazione della presenza in questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasceranno il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno”.

Ad oggi, sono 1.295 i profughi ucraini nel Piacentino. L’Ausl di Piacenza ha effettuato 908 tamponi da Covid, di cui 20 – il 2,2 per cento – con esito positivo. Le persone scappate dalla guerra e giunte nel nostro territorio sono perlopiù donne (69 per cento). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (563) e i minorenni (597).

I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per adulti. In particolare, nel centro si svolgeranno la consegna del codice Stp (Straniero temporaneamente presente) e delle maschere anti-Covid da indossare per i cinque giorni successivi per l’auto-sorveglianza sanitaria, oltre alla valutazione dello stato di salute e alla verifica dei certificati vaccinali. Se necessario, sarà proposta la vaccinazione per prevenire difterite, tetano, pertosse e poliomielite (per chi ha più di 14 anni) e quella contro il Coronavirus per i maggiori di 12 anni. Senza tralasciare l’esecuzione del test della tubercolosi e del tampone antigenico rapido per la diagnosi di eventuale infezione da Covid, fatta eccezione per i profughi provenienti dall’Ucraina che avessero già fatto un tampone antigenico nelle 48 ore precedenti o un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti e che possono esibire un referto. Al check-out, sarà fornito un appuntamento per le successive 48/72 ore per il controllo dell’esito dell’esame della tubercolosi.

Ai bambini e ai ragazzi fino a 13 anni viene quindi assegnato un appuntamento alla pediatria di comunità, in piazzale Milano 2, per una valutazione dello stato di salute. Qui sarà effettuato un test per l’epatite e saranno programmate le sedute dei richiami delle vaccinazioni infantili obbligatorie. Ai bambini e ragazzi fino a 11 anni, se non effettuata in precedenza, viene proposta anche la vaccinazione Covid.
Adulti e ragazzi con più di 14 anni saranno contattati dall’ambulatorio di medicina delle migrazioni in via Taverna 47 solo se si rendesse necessaria una presa in carico successiva (ad esempio per la valutazione e il trattamento della tubercolosi).

I profughi potranno quindi chiedere, una volta in possesso della ricevuta per la richiesta di permesso di soggiorno, l’assegnazione di un medico curante rivolgendosi a uno sportello dell’Ausl di Piacenza.

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