Si vive di più, ma aumentano le patologie croniche. “Servono cure a 360 gradi”

06 Aprile 2023 22:00

Dolori cronici, diabete, disturbi cognitivi, malnutrizione e tante altre: i pazienti pluripatologici hanno almeno due di questi problemi e, proprio per questo, necessitano di assistenza e cure specifiche a 360 gradi, per le quali serve il cosiddetto “gioco di squadra”. Esattamente quello che stanno facendo le case di cura piacentine insieme all’Ausl, per migliorare la qualità della vita delle persone, specialmente quelle più anziane. È il tema che ha affrontato ieri sera l’ultima puntata di “Star bene”, la trasmissione di Telelibertà condotta dalla giornalista Marzia Foletti. Ne hanno parlato Luigi Cavanna, presidente nazionale di Cipomo e direttore U.O. Medicina Interna e Lungodegenza della Casa di Cura Piacenza e Sant’Antonino, Anteo Baricchi, direttore U.O. Medicina Interna e Lungodegenza della Casa di Cura Piacenza, Giuseppe Civardi, direttore sanitario e direttore U.O. Medicina Interna e Lungodegenza della Casa di Cura Sant’Antonino, Nawal Loubadi, dirigente assistenziale della Casa di Cura Piacenza e Sant’Antonino, Patrizia Demaldè, coordinatrice infermieristica Medicina Interna e Lungodegenza della Casa di Cura Piacenza, e Andrea Armani, coordinatore Servizio di Fisioterapia della Casa di Cura Sant’Antonino.

Il problema delle pluripatologie, come ha introdotto Cavanna, “tra le più comuni le lesioni da pressione, la tendenza alle cadute, la malnutrizione, il dolore cronico e i disturbi cognitivi, è quando comportano delle limitazioni ed è qui che intervengono i medici”. Facendo squadra, lo ha sottolineato Civardi: “Dobbiamo affrontare il problema in modo diverso, in cui le differenti professionalità si mettono insieme. Il tasso di incidenza della popolazione anziana è in aumento, siamo al 24 % di ultra 65enni che consumano il 40 % delle risorse del ricovero ospedaliero”. Tra le peculiarità c’è la lungodegenza, secondo Baricchi “serve anche per i famigliari che non riescono a fare fronte ai problemi dei loro cari, soprattutto dal punto di vista neurologico”. Tante le persone da assistere, il reparto di Loubadi accoglie “1.100 ricoveri in lungodegenza ogni anno, una media alta perché la maggior parte ha bisogno di cure assistenziali o di fisioterapia”. Un ruolo fondamentale lo ha l’assistenza infermieristica. “La prima fase è l’accoglienza – ha spiegato Demaldè – poi vanno valutati i bisogni del paziente e garantita la sicurezza”. Infine, il team dei fisioterapisti coordinato da Armani: “Lavorano in entrambe le strutture, abbiamo da poco rinnovato la palestra nella Casa di Cura Piacenza e ad aprile verrà inaugurata la nuova palestra nella Sant’Antonino”.

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