“Neurochirurgia sempre meno invasiva”: se ne è parlato a Star Bene

04 Maggio 2023 22:22

Dal dolore a un arto alla perdita delle funzioni cognitive superiori. La neurochirurgia interviene a 360 gradi. Se ne è parlato nel corso dell’ultima puntata di “Star bene”, la trasmissione condotta dalla giornalista Marzia Foletti e in onda su Telelibertà.

Sotto i riflettori è finito il Centro di Neurochirurgia e Microchirurgia Vertebrale della Casa di Cura Piacenza, diretto e gestito da Alessandro Sacchelli, che a Piacenza opera in convenzione con il sistema sanitario regionale. Sacchelli è stato ospite in studio insieme a Luigi Cavanna, direttore dell’unità operativa di Medicina Interna e Lungodegenza della Casa di Cura Piacenza e Sant’Antonino oltre che presidente nazionale di Cipomo, a Nawal Loubadi, dirigente assistenziale della Casa di Cura e, in collegamento, a Elena Torre e Manuela Fontana, che sono medici chirurghi di Medicina Interna della Casa di Cura Piacenza.

“Abbiamo scelto di parlare di questo tema perché è un argomento interessante – spiega Cavanna – la neurochirurgia infatti si occupa di intervenire sul sistema nervoso che è delicato e altrettanto lo è un intervento sia farmacologico sia con la chirurgia tradizionale”.

Quali siano gli ambiti di intervento è presto detto: “La neurochirurgia si occupa delle patologie che interessano il sistema nervoso centrale ed è una chirurgia che deve conoscere l’anatomia in modo totale – spiega Sacchelli – in particolare quella moderna si è avvalsa della diagnostica per immagine e dello sviluppo di tecniche più avanzate per essere meno invasivi possibile”.

Quale sia poi l’iter del paziente che accede al Centro di Neurochirurgia lo hanno spiegato Loubadi e le due chirurghe: “La presa in carico del paziente comprende una serie di controlli che comprendono anche la valutazione della documentazione infermieristica e clinica” spiega la prima. “Si mira sempre di più a una microinvasività – sottolinea Torre – in generale le tecniche ci danno la possibilità di operare in maniera sempre più precisa e sicura”. “In generale la degenza nella nostra struttura è breve a meno che non ci siano delle complicanze particolari – conclude Fontana – la dimissione è importante perché rappresenta un momento di transizione e responsabilità”.

La puntata sarà poi disponibile on demand sul sito www.teleliberta.tv nella sezione salute.

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