“Il Trebbia non è pericoloso, ma bisogna conoscerlo e non sottovalutarlo”

21 Luglio 2023 15:58

Il Trebbia è pericoloso? O sono le sottovalutazioni e i comportamenti delle persone a incrementare i rischi? Dopo l’ennesima tragedia, la quinta in soli quaranta giorni, ci si continua a interrogare sulla sicurezza del fiume. Per Enrico Malvicini, che ogni estate pratica attività sul corso d’acqua con centinaia tra bambini e ragazzi provenienti anche da fuori provincia per ammirare le bellezze della vallata, non ci sono rischi oggettivi, ma serve aumentare la consapevolezza delle persone.

“In questa stagione non ci sono mulinelli e gli unici pericoli sono quelli conseguenti agli interventi dell’uomo e alle infrastrutture costruite negli anni – spiega Malvicini, istruttore dell’associazione sportiva Rock and Rivers -. Il fiume non è una piscina, è un ambiente naturale e difficile da controllare quindi bisogna conoscerlo e informarsi. Inoltre d’estate il Trebbia è praticamente piatto, c’è poca acqua e anche le ripide non sono pericolose. Anche perchè, se non fosse così, non ci porteremmo i bambini”.

Già dalla prossima settimana verranno posizionati su 20 spiagge da Cavarelli a San Salvatore cartelli fissi, in ferro, di 40 centimetri per 60, con dieci regole per affrontare il fiume. E salvarsi la vita. “Dobbiamo provarle tutte” precisa Roberto Pasquali, sindaco di Bobbio e presidente dell’Unione montana. Basta quindi dolore e lacrime, come quelle versate dagli amici di Mohamed mercoledì scorso a Barberino.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà