Grazie ai piacentini 70mila euro per il popolo ucraino. “La situazione resta tragica”

04 Agosto 2023 13:06

“La guerra in Ucraina continua e ogni giorno porta con sé nuovi morti e ulteriore distruzione”. Riesce a stento a trattenere le lacrime Lyudmyla Popovych mentre ringrazia i piacentini per la solidarietà dimostrata nei confronti del popolo ucraino. Attraverso la raccolta fondi promossa da Editoriale Libertà in sinergia con Anpas sono stati raccolti 70mila euro. “Gran parte del denaro – spiega Alessandro Miglioli, presidente della Pubblica assistenza Croce bianca e vicepresidente di Editoriale Libertà – è stata spesa in prodotti alimentari, a dimostrazione delle difficoltà e della situazione estremamente emergenziale che sta vivendo il popolo ucraino”.

“Non smetterò mai di ringraziare i piacentini per quello che hanno fatto e che stanno facendo per noi – sottolinea Popovich, referente della comunità ucraina locale -. Vi prego però di non abbassare l’attenzione, la guerra continua e in diverse parti del Paese la situazione è drammatica”. “Abbiamo organizzato una rete strutturata sia a livello locale che nazionale – precisa Paolo Rebecchi, coordinatore provinciale di Anpas -. Non smetteremo mai di offrire il nostro aiuto a chi soffre, a chi vive situazioni di difficoltà e avere l’appoggio di un’intera comunità rafforza le nostre azioni”.

“Ora c’è caldo, ma bisogna già pensare al prossimo inverno – continua Miglioli -. con il diminuire delle temperature aumenteranno i disagi e le difficoltà . Non dimentichiamoci dell’Ucraina e del suo popolo”. Oltre alla raccolta fondi è sempre possibile portare vestiti, coperte, generi alimentari a lunga scadenza e prodotti di parafarmaci al punto di raccolta situato in via Colombo 35. “Siamo aperti tutti i sabato dalle 9 alle 17 – conclude PopovYch -. La dimostrazione di solidarietà dei piacentini ci scalda il cuore. Siamo riusciti anche a sostenere un ospedale ucraino, ma vi prego non abbassiamo l’attenzione su questa tragedia. Una tragedia che speriamo finisca presto per consentire all’Ucraina di rialzarsi e di ripartire dalle macerie”.

 

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