Pluriclassi in nove comuni della provincia. Bando per le scuole di montagna

07 Agosto 2023 15:08

In nove comuni della provincia di Piacenza saranno attivate le pluriclassi nel prossimo anno scolastico. SI tratta di Morfasso, Alta Val Tidone, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Gropparello, Ottone e Travo, per un totale di tredici pluriclassi. Lo ha comunicato la Regione Emilia-Romagna affermando la volontà di “potenziare l’offerta educativa delle scuole primarie nelle zone appenniniche della regione, finanziando progetti innovativi che i Comuni, singoli o in partenariato tra loro, s’impegneranno a realizzare insieme a istituzioni scolastiche, enti e organizzazioni del territorio, per valorizzare le potenzialità delle pluriclassi”.

Ecco gli obiettivi prefissati dalla Regione: sostenere le classi composte da studenti e studentesse di età diversa, che costituiscono una realtà tipica delle aree montane; mantenere attivi i piccoli istituti appenninici che devono spesso fare i conti con un numero basso di iscritti; garantire didattica e servizi innovativi agli alunni e alle famiglie che vogliono restare o hanno deciso di andare a vivere in montagna. Un progetto, avviato in via sperimentale dalla Regione a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia e Forlì-Cesena, che ora viene esteso a tutto il territorio. Con un bando appena approvato dalla Giunta regionale e finanziato con 812mila euro del Fondo sociale europeo Plus, si darà quindi la possibilità a tutti i 61 Comuni delle aree montane in cui sono presenti pluriclassi di realizzare progetti didattici e servizi innovativi anche grazie agli incentivi economici, che ammontano a 3.000 euro per ogni pluriclasse attivata, più 5.500 euro per ciascun plesso scolastico coinvolto.

“Quello all’istruzione- sottolineano l’assessore alla Scuola Paola Salomoni e l’assessore alla Montagna Igor Taruffi – è un diritto primario da garantire a tutti i bambini e le bambine in qualsiasi contesto socio-abitativo, a partire dalle aree di montagna, dove le famiglie devono poter contare per i propri figli su opportunità formative di qualità, anche attraverso l’alleanza educativa, civile e sociale tra le scuole e le comunità territoriali. Un progetto che fa parte della più ampia strategia messa in campo dalla Giunta per rafforzare i servizi e favorire lo sviluppo socio-economico e l’attrattività dei paesi appenninici, a partire dagli incentivi alle giovani coppie che scelgono di andarci a vivere, con un migliaio di interventi finanziati e 25 milioni di euro stanziati in tre anni. Come avevamo promesso – chiudono Salomoni e Taruffi – la sperimentazione avviata efficacemente lo scorso anno scolastico viene ora estesa a tutti i Comuni montani interessati, che siamo certi sapranno cogliere l’occasione di mettere in campo progetti innovativi, a servizio degli studenti, delle famiglie e dell’intera comunità”.

RISORSE DISPONIBILI

Sono 61 i Comuni di montagna dell’Emilia-Romagna dove nell’anno scolastico 2023-2024 saranno attivate pluriclassi, in totale 124 (dati Ufficio Scolastico Regionale). Il bando prevede un investimento di 812.000 euro. Il sostegno finanziario previsto va da un minimo di 8.500 euro nel caso di un Comune con una sola pluriclasse facente parte di un unico plesso scolastico, per arrivare a oltre 40.000 euro a favore di quei Comuni, singoli o capofila di un progetto più ampio che abbraccia altri enti locali, con diverse pluriclassi attivate e più di un plesso scolastico coinvolti.

PROGETTI FINANZIABILI

I Comuni, per partecipare al bando, dovranno co-progettare con le istituzioni scolastiche iniziative e progetti finalizzati all’arricchimento e all’innovazione dell’offerta didattica a vantaggio degli alunni e delle alunne delle pluriclassi delle scuole primarie – anche attraverso professionalità aggiuntive – e, più in generale, al rafforzamento dei servizi scolastici sul territorio. Rientra nel primo ambito, ad esempio, l’ampliamento del tempo-scuola con attività extra curriculari che spaziano dall’educazione ambientale a quella civica, anche con il coinvolgimento delle famiglie e delle realtà associative e produttive. Prevista la possibilità di scambio con alunni di pari età e la collaborazione con i diversi attori locali, anche per la riscoperta di tradizioni o la valorizzazione del territorio: la socializzazione è infatti un elemento chiave nelle aree meno popolate.

 

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