Domenica 17 settembre Giornata dedicata al nuovo beato don Giuseppe Beotti

15 Settembre 2023 17:01

Si avvicina la beatificazione di don Giuseppe Beotti in programma sabato 30 settembre alle ore 15.30 nella Cattedrale di Piacenza con il cardinal Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero vaticano delle cause dei Santi. Papa Francesco lo ha riconosciuto come martire; il sacerdote piacentino è stato ucciso dai nazisti il 20 luglio 1944 a Sidolo nel Comune di Bardi nel parmense.

Nelle parrocchie domenica 17 settembre si svolge una giornata dedicata a far conoscere la figura del nuovo beato.

Da Gragnano e Borgonovo ai luoghi del beato

Fra le diverse iniziative, sabato 23 settembre le parrocchie di Gragnano, paese natale di don Beotti, e Borgonovo, dove esercitò gli inizi del suo ministero pastorale, organizzano un pellegrinaggio nei luoghi del martire in val Ceno. Partenza alle 7 da Borgonovo, alle 7.15 da Gragnano; alle 9.15 arrivo a Sidolo dove è in programma la preghiera insieme a un momento di riflessione storica. Alle 11.15 incontro con il parroco di Bardi don Luigi Pini; a seguire, pranzo al sacco. Alle 15, visita guidata al castello di Bardi; alle 16.30 partenza per il rientro.

Il 1° ottobre messa a Gragnano

Domenica 1° ottobre alle 15.30, il giorno dopo la beatificazione, avrà luogo a Gragnano la messa di ringraziamento presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto con l’accoglienza delle reliquie del nuovo beato.

Chi è don Beotti

Don Beotti è nato il 26 agosto 1912 a Campremoldo di Gragnano. Ordinato sacerdote il 2 aprile 1938, viene inviato a Borgonovo come curato, dove trascorre 15 mesi intensi e ricchi a livello umano e pastorale. Nel 1940 viene trasferito come parroco a Sidolo in val Ceno nel Comune di Bardi.

Don Beotti si è distinto per la sua instancabile carità indirizzata indifferentemente a ebrei, partigiani, soldati feriti. La sua casa parrocchiale era sempre aperta per chiunque avesse bisogno.

A Sidolo i tedeschi arrivarono tra il 19 e il 20 luglio 1944. Don Giuseppe non volle fuggire: “Rimango al mio posto”, disse esplicitamente alla sorella Savina. Con lui moriranno il giovane seminarista Italo Subacchi e il parroco di Porcigatone don Francesco Delnevo, insieme a cinque giovani borgotaresi.

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