“Così il commissario-calciatore mi salvò”: Andrea correrà la staffetta

17 Aprile 2024 04:06

Andrea, 14 anni fa – era il 24 febbraio 2010 – crollò a terra sul campetto sintetico del Polisportivo. Giuseppe, in quel calcetto a sei, non perse un attimo. Il defibrillatore dell’impianto sportivo manifestò problemi, e l’allora agente della polizia locale ma lì da giocatore, chiamò il Comando che in cinque minuti arrivò sul posto con il Dae.

IL RACCONTO DEL COMMISSARO ADDABBO

“Fui io a far partire la scarica,  nel frattempo era arrivata l’ambulanza per l’ospedale”, ricorda Addabbo. Andrea Arsaci, oggi vigilante privato, non ricorda nulla di quella sera.

Ma i nomi di chi lo strappò alla morte li vuole citare tutti: Giuseppe Addabbo (oggi commissario maggiore in pensione), Lucia Muselli e Giordano Argentieri, entrambi della polizia locale, Matteo Rampoldi, anche lui della locale ma lì per giocare con Addabbo, e il vigile del fuoco Luigi Gazzola.

“Quando il mattino seguente lo vidi vispo sul letto d’ospedale, mi si aprì il cuore”, dice Addabbo. Senza tanta forza e intraprendenza da parte di quel manipolo di persone Andrea non sarebbe qui a raccontare la sua storia.

E, promette, il 5 maggio sarà a correre il suo chilometro alla staffetta di Progetto Vita, che ieri con la presidente, la primaria di Cardiologia Daniela Aschieri, nella spettacolare cornice della Prefettura, ha lanciato il doppio evento legato alla Placentia Marathon.

L’ARTICOLO DI SIMONA SEGALINI SU LIBERTA’

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