Traffico di migranti, arrestato a Piacenza un uomo ricercato in tutta Europa

04 Maggio 2024 09:17

Contrasto alla criminalità organizzata transnazionale: è stato arrestato a Piacenza un trafficante di migranti ricercato in tutta Europa.

Nel mese di aprile, la polizia francese stava concludendo un’importante indagine contro un’organizzazione criminale transnazionale con base in Serbia e ramificazioni in altri paesi, dedita al traffico di migranti di origine nordafricana attraverso la frontiera balcanica. L’operazione si è conclusa con l’arresto di numerose persone tramite una vasta attività di polizia giudiziaria. Al termine delle indagini, il tribunale di Parigi ha esteso a tutta Europa la ricerca di un esponente del clan criminale sfuggito alla cattura, un cittadino tunisino trentanovenne. Il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza ha riscontrato che il soggetto potesse trovarsi in Italia.

Operazione Italia-Francia

A seguito di uno scambio informativo tra Squadre mobili, è quindi emerso che il ricercato potesse trovarsi nel piacentino. Nella serata di ieri, l’uomo è stato individuato proprio a Piacenza e sottoposto a fotosegnalamento in Questura. All’esito degli accertamenti operati e verificata la corrispondenza tra il fermato ed il destinatario del mandato di arresto europeo, l’indagato è stato condotto in carcere per le procedure di estradizione verso la Francia.

Organizzazione criminale El Tetwani

L’organizzazione criminale di cui fa parte l’arrestato è denominata El Tetwani, in riferimento alla città marocchina da cui proviene il leader del clan, ed è attiva principalmente in Serbia, dove si occupa attraverso cellule attive in quel Paese ed in Francia dell’attraversamento dei confini dei migranti provenienti dal Maghreb attraverso la rotta balcanica, tra Serbia ed Ungheria. Le persone oggetto di traffico sono principalmente cittadini tunisini che attraversano il confine con documenti di identità falsi, mentre l’organizzazione criminale si occupa tramite corriere postale di far arrivare direttamente in Francia i documenti genuini, di cui i migranti tornano in possesso solo quando arrivano Oltralpe.

Il gruppo criminale utilizza i moderni social network per pubblicizzare la propria attività, e proprio l’arrestato si sarebbe occupato della promozione dell’organizzazione criminale attraverso internet, oltre che della spedizione dei documenti di identità e del mantenimento dei contatti all’interno del clan.

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