Maltempo, scatta la conta dei danni: 50 interventi, alberi crollati e cimitero allagato
08 Agosto 2024 11:28
Dopo la pesante ondata di maltempo che nel tardo pomeriggio di mercoledì 7 agosto ha colpito duramente la provincia di Piacenza, è scattata la conta dei danni.
Una cinquantina in totale gli interventi (molti dei quali ancora in corso) che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, insieme agli agenti della polizia locale e a undici pattuglie di Protezione Civile.
piante crollate in cittÀ
Numerosi, infatti, gli alberi caduti, molti dei quali hanno provocato danni alle auto in sosta come avvenuto ad esempio in via Don Minzoni a Piacenza (dove un grosso pino è franato sopra un veicolo in sosta).
Altre piante sono crollate sul Pubblico Passeggio, in via 21 Aprile e al quartiere Besurica, mentre in vari punti della città dai tetti delle abitazioni – a causa del forte vento – sono caduti calcinacci. In via Veneto una lamiera si è staccata dal tetto di una palazzina cadendo a terra, fortunatamente senza provocare feriti.
cimitero di piacenza allagato
Preoccupante anche la situazione relativa al cimitero di Piacenza, dove il vento ha rimosso anche in questo caso una grossa lamiera dal tetto. Inoltre, come spesso accade, il corridoio di fronte all’ingresso laterale del parcheggio si è completamente allagato, rendendo quasi impraticabile il passaggio.
i danni in provincia
Non si contano, invece, i danni in provincia, dove diverse strade sono state interrotte per consentire a vigili del fuoco e polizia locale di rimuovere alberi e rami franati da San Giorgio a Carpaneto, passando per Vigolzone.
Situazione simile anche in bassa Val Tidone: lungo la strada tra Creta e Castel San Giovanni una grossa pianta è caduta al centro della carreggiata, mentre al centro del paese – non distante dalla piazza del Comune – un albero è franato al suolo.
Maltempo che non ha risparmiato la Val Trebbia: in serata sono stati numerosi gli interventi di vigili del fuoco e carabinieri a Rivergaro, dove due alberi sono franati sulla Statale 45 a Niviano e Cisiano, ostruendo la carreggiata.
Altri interventi per piante abbattute a San Nazzaro e lungo la strada provinciale numero 10 a Celleri di Carpaneto. Anche la strada provinciale 7 nel comune di Rottofreno è rimasta momentaneamente bloccata per la caduta di un traliccio.
Disagi e danni si sono registrati pure nella Bassa piacentina: a Villa Verdi di Villanova l’orto botanico è stato devastato da pioggia e vento e la strada comunale che conduce a quella che fu la residente del maestro Giuseppe Verdi è rimasta a lungo interdetta alla circolazione a causa della caduta di quattro piante.
Nelle zone di Bettola e Gropparello è inoltre mancata la corrente elettrica.
Piante crollate anche in via Puccini a Rottofreno e nel territorio di Calendasco.
“sembrava un tornado, locale devastato”
Una delle situazioni più critiche ha riguardato il locale Quinto Senso, in località Rossia di Gossolengo. “In pochi minuti è successo di tutto – spiega il titolare, Vincenzo Licari -. Sembrava di assistere a un tornado, con il vento fortissimo che ha sradicato alberi e fatto volare i gazebo”.
DANNI ANCHE ALLE COLTIVAZIONI
I temporali non hanno mancato di procurare danni anche in agricoltura: a creare problemi è stato soprattutto il vento che ha scoperchiato alcune strutture e fabbricati. Danneggiate le coltivazioni di mais e ai vigneti, colpiti addirittura dalla grandine.
Diverse le segnalazioni arrivate a Confagricoltura Piacenza e a Coldiretti. In Val Tidone il bilancio generale delle perdite nei vigneti, dovute principalmente alle continue piogge primaverili e alla grandine si aggira tra il 20 e il 30% nel convenzionale, nelle realtà biologiche (nel Piacentino il 23% della vite è bio) il calo sarà più consistente. E con l’avvicinarsi della vendemmia, le bizzarrie climatiche possono ulteriormente incidere negativamente sulla raccolta.
“Anche quest’anno – spiega Coldiretti Piacenza – per la viticoltura si conferma un’annata molto difficile, con costi e difficoltà operative notevoli per le attività di difesa e per tutte le lavorazioni agronomiche. L’auspicio è che tali sforzi vengano ripagati dal mercato, con l’individuazione di nuovi sbocchi e canali di vendita più gratificanti”.
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