“Pace o condizionatore?”: la risposta nella possibile spesa extra di 400 euro in bolletta

20 Aprile 2022 13:53

“Preferite la pace o il condizionatore? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”.
Così ha terminato un intervento il premier Mario Draghi nella conferenza stampa il 6 aprile. Ma al di là degli aspetti etici legati alla guerra in Ucraina, potrebbe essere un conto molto più venale a far decidere gli italiani: la possibile spesa extra di 400 euro in bolletta.

La crisi energetica, resa ancora più pesante dall’invasione della Russia, impone delle scelte per il governo che andranno inevitabilmente a impattare i consumatori, che hanno già visto negli ultimi mesi bollette stratosferiche.
Ma quali sono veramente i rischi? Saremo costretti a spegnere i nostri condizionatori nei mesi estivi visto il continuo del conflitto? Oppure si tratta di un allarmismo eccessivo?
L’ Italia, secondo le stime del governo, dovrebbe avere un’autonomia energetica fino a tardo ottobre.
Questo significa che, in linea di massima, non sono necessari provvedimenti radicali entro tale data. In previsione delle potenziali difficoltà erano stati riempiti i serbatoi e le riserve energetiche.
Ciò, però non vuol dire che non possano essere presi ulteriori provvedimenti nei mesi estivi per regolamentare il consumo energetico, limitando e cercando di evitare sprechi eccessivi di una risorsa che al momento è quanto meno importante.
E’ stata già introdotta una stretta sui termosifoni e condizionatori nelle pubbliche amministrazioni, nei cui uffici, dal primo maggio 2022 al marzo dell’anno prossimo, la temperatura non potrà essere superiore ai 19 gradi d’inverno e inferiore ai 27 gradi durante il periodo estivo.
Un’altra possibile stretta potrebbe essere individuata nell’illuminazione pubblica, già applicata da alcuni sindaci con regolamento municipale, ma potrebbe riguardare più su larga scala il nostro paese.
Insieme a ciò, un altro bersaglio dei tagli diventerebbe necessariamente il condizionatore e in generale la climatizzazione estiva. Questa infatti è causa di una grande percentuale del consumo elettrico durante i mesi più caldi, soprattutto in uffici e ambienti pubblici.
QUANTO SI SPENDE PER UN CONDIZIONATORE
Un condizionatore in casa con i prezzi attuali dell’energia potrebbe apparire persino come un lusso.
Secondo gli esperti di energia-luce.it, mentre negli anni scorsi nei mesi estivi copriva circa un 10% della bolletta elettrica, quest’anno la cifra aumentarà esponenzialmente e in molti potrebbero decidere di tenerlo spento per risparmiare.
Il consumo di un condizionatore dipende ovviamente dalla classe energetica, che solitamente va dalla F per i meno efficienti alla AA. I costi potrebbero andare quindi dai 400 ai circa 220 euro per ogni condizionatore all’anno. Questo va poi sommato al numero di condizionatori a disposizione per ogni singolo ufficio o appartamento, tenendo conto che il rincaro colpisce e colpirà anche tutti gli altri dispositivi.
La scelta di tenerli spenti potrebbe quindi essere più legato alla bolletta, che a ragioni etiche.
IL VENTILATORE ALTERNATIVA ECONOMICA
L’alternativa al condizionatore è da sempre il ventilatore, un dispositivo che raffredda poco, ma consuma molto di meno.
A parità di ore di utilizzo, intatti, il ventilatore consuma addirittura 15 volte in meno rispetto a un tradizionale condizionatore. Quest’ultimo, anche dei casi di maggiore efficienza energetica, richiede almeno 700kWh, mentre un ventilatore appena 50kWh.

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