L’anno più caldo di sempre: si sciolgono i ghiacciai, e li segue anche l’Antartide

15 Agosto 2022 06:00

Caldo, fa sempre più caldo: lo confermano i dati pubblicati ogni mese dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr).
Queste registrazioni attestano il 2022 come l’anno più caldo di sempre: luglio infatti ha fatto rilevare +2,26 gradi sopra la media italiana dal 1800, ovvero da quando vengono rilevati i dati.
A questo dato si uniscono le rilevazioni degli altri mesi: l’elaborazione risulta in un +0,98 gradi.
È però importante mettere in evidenza come questi dati non siano ancora definitivi: «Non vuol dire però che il 2022 sarà realmente l’anno più caldo di sempre – ha precisato il ricercatore dell’Isac-Cnr Michele Brunetti – perché se nei prossimi mesi le medie mensili dovessero scendere, anche quella annuale scenderebbe».
Attendiamo quindi il 31 dicembre per capire se davvero il 2022 sarà un anno record per ciò che riguarda le temperature, anche se le notizie di questi giorni già fanno capire come la situazione sia al limite.
Se nelle scorse settimane il livello dei ghiacciai alpini (e non solo) ha destato preoccupazione, con livelli emergenziali quasi mai toccati in passato e tutte le conseguenze che questa situazione porta con sé, oggi sotto la lente dei ricercatori c’è il ghiaccio marino.
E non per una buona ragione, ma perché anche questa importante e preziosa risorsa sta scomparendo, sempre più velocemente.
Nello specifico il ghiaccio antartico ha raggiunto, quest’anno, il suo valore più basso di sempre per il mese di luglio. È il 7% inferiore alla media dei 44 anni di dati satellitari monitorati, e ben al di sotto del record di dati precedente.
I dati arrivano dal Copernicus Climate Change Service che, implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea, con il finanziamento dell’UE, pubblica bollettini climatici mensili.
La nota di Copernicus riporta che l’Oceano meridionale “è stato interessato da estese aree di concentrazione del ghiaccio marino inferiori alla media, dai mari di Amundsen e Bellingshausen fino all’area settentrionale del mare di Weddell, così come in gran parte dell’Oceano Indiano. L’estensione del ghiaccio marino antartico si è ridotta rispetto ai valori minimi di luglio registrati tra il 2019 e il 2021, posizionandosi al dodicesimo posto per il mese di luglio nei dati satellitari”.
Un record, certo, ma ben più che negativo: tornando ai dati, Copernicus precisa che luglio 2022 “è stato complessivamente il sesto più caldo registrato in Europa; l’ondata di calore spinge le temperature verso nuovi record locali e nazionali in vaste aree occidentali e settentrionali del continente”.
Ed ecco quindi che le alte temperature interessano anche mari e oceani, facendo avvertire i propri effetti inevitabilmente anche sulle grandi masse di ghiaccio.
Un’altra emergenza si va quindi ad aggiungere alla lunga lista di quelle elencate quest’anno, da ascrivere alla voce “crisi climatica”.

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