Quattro studenti creano la bottiglia che trasforma l’acqua di mare in potabile

05 Gennaio 2024 05:00

Quattro studenti del college americano Virginia Tech (Laurel Hudson, Kathleen Troy, Gracia Cornish e Maia Vollen), sotto la supervisione e guida del professor Jonathan Boreyko, hanno sviluppato un metodo di desalinizzazione dell’acqua di mare che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione.
“Ispirandoci agli alberi di mangrovie – si legge nel loro lavoro – presentiamo un progetto teorico e un’analisi di un contenitore portatile per la desalinizzazione dell’acqua alimentato dalla traspirazione. La bottiglia include una pinna per assorbire il calore solare, che viene utilizzato per aumentare il tasso di evaporazione dell’acqua dalla foglia sintetica interna. Questa foglia sintetica è composta da un film nanoporoso. L’acqua che evapora dalla foglia genera una pressione di Laplace fortemente negativa, che trascina l’acqua di alimentazione sovrastante attraverso una membrana di osmosi inversa a monte”. A questo punto, l’acqua evaporata viene ricondensata nella parte inferiore della bottiglia per la raccolta.
“Il vantaggio del nostro approccio ibrido alla desalinizzazione – chiariscono gli studiosi – è che l’osmosi inversa è creata spontaneamente dalla traspirazione, mentre il processo di evaporazione termica è potenziato dalla localizzazione del calore e reso più resistente grazie alla pre-filtrazione del sale. Stimiamo che una bottiglia con un diametro di 9,4 centimetri e una pinna anulare larga 10 centimetri potrebbe raccogliere circa un litro di acqua dolce al giorno dall’acqua dell’oceano”.

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