Le parole sostenibili. Biocombustibili: energia da piante, scarti e rifiuti

30 Gennaio 2024 05:00

 

I biocombustibili sono combustibili derivati da materie prime biologiche o organiche. Questi materiali possono provenire da piante, alghe, residui agricoli, scarti forestali o rifiuti organici.
L’obiettivo principale è ridurre l’impatto ambientale rispetto ai combustibili fossili, contribuendo alla transizione verso fonti di energia più sostenibili e a basse emissioni di carbonio.
Esistono due categorie principali di biocombustibili: biocarburanti e biogas.
Biocarburanti
Bioetanolo: un biocarburante ottenuto dalla fermentazione di zuccheri o amidi contenuti in colture come mais, canna da zucchero o cereali.
Biodiesel: biocarburante prodotto da oli vegetali, grassi animali o oli di alghe. Può essere miscelato con il diesel tradizionale o utilizzato come sostituto.
Biogas
Metano da biomasse: Il biogas è prodotto attraverso il processo di digestione anaerobica dei materiali organici come rifiuti alimentari, scarti agricoli, fanghi di depurazione, e altro. La componente principale è il metano, che può essere utilizzato come carburante o per generare energia.
L’uso di biocombustibili può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, in quanto le piante utilizzate per produrre biocarburanti assorbono anidride carbonica (CO2) durante la loro crescita, compensando così le emissioni prodotte durante la combustione. Tuttavia, è importante considerare gli impatti ambientali complessivi, tra cui l’uso sostenibile delle terre agricole, la competizione con l’agricoltura alimentare e l’efficienza del processo di produzione. Inoltre, alcuni biocarburanti possono comportare impatti negativi se prodotti in modo non sostenibile, ad esempio attraverso la deforestazione per fare spazio alle coltivazioni bioenergetiche.
Recentemente, per la prima volta in Italia è stato sperimentato l’uso di miscele di biocombustibile e cherosene su un jet militare, ottenendo una riduzione fino al 40% delle emissioni inquinanti complessive. A calcolare questo taglio è stato uno studio pubblicato sulla rivista internazionale Toxics, la ricerca è stata condotta da Enea e Aeronautica Militare.

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