Sport senza barriere: al Garilli grande festa per la Dream Cup 2024

26 Maggio 2024 01:09

Fotoservizio di Claudio Cavalli

“Ciao stadio Garilli, ci vediamo nel 2025!”. Con questa promessa i ragazzi del Piacenza Special hanno salutato la casa del Piacenza Calcio che quest’anno ha avuto l’onore di ospitare la prima edizione del quadrangolare di calcio a 7 paralimpico intitolato “Lo sport per tutti – Special Dream Cup 2024”, organizzato dalla società biancorossa in collaborazione con l’ASD Special Dream Team di Piacenza e il patrocinio della FIGC Calcio Paralimpico e Sperimentale e il Comitato Italiano Paralimpico di Piacenza.

SPORT SENZA BARRIERE

Al “Garilli” è dunque andata in scena una giornata di sport senza barriere, che ha visto in campo le squadre di calcio a 7 del Piacenza Special, dell’ASD Parma Special Academy, dell’ASD Pavia Special Team e dell’Edu In-Forma(zione) Bologna ASD-BFC Senza Barriere. Alla fine la prima Special Dream Cup se l’è portata a casa il Bologna che ha superato in finale il Parma, terzo il Piacenza Special e quarto il Pavia, ma l’importante non è stato vincere quanto partecipare. Al termine delle premiazioni, alla presenza della delegata provinciale del Comitato Italiano Paralimpico Marta Consonni, tutti i ragazzi si sono ritrovati al bar del “Garilli” per una festa conclusiva all’insegna dell’allegria e della condivisione.

UNA FESTA PER I RAGAZZI

“Esattamente quello che volevamo quando abbiamo avuto l’idea di organizzare questo torneo grazie all’ospitalità del Piacenza Calcio, un momento di festa per i nostri ragazzi – ha spiegato il responsabile del team Piacenza Special Stefano Rossi – ne abbiamo già parlato e, visto come sono andate le cose quest’anno vorremmo tornare nel 2025 per la seconda edizione. I nostri ragazzi si sono divertiti tantissimo e hanno avuto l’occasione di rivedere qui allo stadio avversari che hanno già affrontato quest’anno nel campionato regionale di secondo livello. Nella prossima stagione saranno ancora impegnati nello stesso girone e sarebbe bello poter poi chiudere di nuovo con questa manifestazione, magari con un pubblico più numeroso che venga a vedere di che cosa sono capaci”.

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