Bufera social sull’ex direttrice del Distretto Valtidone, lei si difende: “Fraintesa, chiedo scusa”

28 Gennaio 2019 10:13

Bufera sull’ex direttrice del distretto socio-sanitario della Valtidone ed ex candidata sindaco a Podenzano, Silvia Pantano, per un post su Facebook da quello che pare essere il proprio profilo personale. Commentando una notizia del giornale on line Open (quello di Enrico Mentana) sulla chiusura del centro di accoglienza di Castelnuovo, la donna scrive: “Il bestiame non viaggia su pullman super lusso…”.
Alla pioggia di critiche arrivatele sui social (a cominciare da quello della blogger Selvaggia Lucarelli), si aggiunge quella dell’Ausl di Piacenza, proprio su Facebook: “Ci dissociamo totalmente da quanto scritto da Silvia Pantano: il suo commento è profondamente ignobile e offensivo e i suoi contenuti ledono la dignità e la professionalità di tutti i nostri operatori”, scrive il direttore Luca Baldino. “La dottoressa, che si qualifica impropriamente come dipendente di questa azienda sul suo profilo Facebook – aggiunge – non è più direttore di distretto da oltre 10 anni e ha cessato la propria attività nel luglio 2011. Ho dato mandato immediatamente ai nostri legali di valutare quali possono essere le azioni da intraprendere a tutela dell’immagine del Servizio sanitario regionale e di quello dell’azienda stessa”. Dure critiche anche da Sergio Venturi, assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.

La diretta interessata si difende con fermezza: “Il mio commento è stato male interpretato, tanto è vero che, dopo essermi scusata, l’ho cancellato per evitare incomprensioni. Non sono entrata nel merito della chiusura del centro né della politica del governo, semplicemente volevo dire che queste persone non erano state trattate come bestie, ma in modo civile e umano, con tutte le migliori attenzioni, a cominciare dai mezzi di trasporto utilizzati. Mi scuso con chi può essersi sentito offeso – conclude la dottoressa Pantano – ma respingo con decisione ogni accusa di razzismo, la mia vita personale e professionale dice chiaramente che non ho mai fatti distinzioni di alcun tipo tra le persone”.

 

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