Secondo decesso: morto un lombardo ricoverato a Piacenza. I piacentini contagiati salgono a 89

28 Febbraio 2020 18:36

Un cittadino lombardo di 85 anni, residente in uno dei Comuni colpiti del focolaio lodigiano e ricoverato a Piacenza, è il secondo morto collegato al Coronavirus in Emilia Romagna. Nei giorni scorsi, non ce l’aveva fatta un altro lombardo, inizialmente ricoverato a Piacenza e poi trasferito all’ospedale di Parma.
Complessivamente a Piacenza si registrano 89 casi di positività (ieri erano 65, questa mattina saliti a 74), a cui si aggiungono i tre piacentini ricoverati a Tenerife.

Sono 145, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus aggiornati a oggi pomeriggio alle ore 16.00. Lo conferma la Regione, con una avvertenza: quando si indicano i dati riferiti alle province, si intende non la provincia di residenza delle persone interessate, ma la provincia nella quale è stata fatta la diagnosi. In sintesi, 89 sono i casi positivi rilevati a Piacenza, 18 a Modena, 27 a Parma e 9 a Rimini,1 Reggio Emilia e 1 a Ravenna. E passano da 1.224 ai 1.277 i tamponi refertati.

“Anche oggi – spiega la Regione – si conferma che nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva (dove rimangono i 6 già comunicati ieri), molti sono asintomatici o presentano sintomi modesti (febbricola e lieve tosse). Si conferma che, complessivamente, oltre la metà delle persone positive – 80 – è in isolamento a casa”.
Rispetto a stamattina, quando i casi positivi erano 115, ci sono dunque 30 casi in più, di cui 15 a Piacenza, 11 a Parma e 2 a Rimini, 1 Reggio Emilia e 1 a Ravenna. Rimane invece invariata la situazione a Modena, con 18 casi.

Da domani il numero verde 800.033.033 della Regioni per informazioni sanitarie, è attivo con nuovi orari, ossia 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18. Nella prima giornata di attivazione (martedì 25 febbraio) sono arrivate 12.256 telefonate, mentre mercoledì 26 sono state 3.419, per passare poi alle 1.900 di giovedì e alle 1.027 di venerdì. L’attivazione del numero verde ha consentito di fornire informazioni puntuali ai cittadini e di ridurre la pressione sui Servizi 118 che nei primi giorni dell’emergenza sono stati interessati da un flusso rilevante di telefonate. A questi, come a tutti gli operatori impegnato nell’emergenza va il ringraziamento della Regione.

I nuovi punti triage esterni agli ospedali
Si rafforza il numero dei presidi, a protezione degli operatori sanitari e per la sicurezza dei cittadini che accedono alle strutture sanitarie, che serviranno a selezionare già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.
La Protezione civile regionale ha infatti predisposto, oltre ai 3 già allestiti nel piacentino, nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone alle prime valutazioni delle condizioni generali e di esposizione prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri: 3 nella provincia di Modena (ospedali di Mirandola, Vignola Pavullo), 1 a Imola; 1 nell’ospedale di Fidenza (Parma).
In altre strutture ospedaliere (azienda ospedaliera di Parma, Modena Policlinico e Baggiovara, oltre all’ospedale di Rimini) sono già operativi specifici spazi con le medesime funzionalità all’interno delle aree di attesa o di ingresso. Analoga soluzione si sta predisponendo al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Guastalla, Montecchio e ospedale di Carpi.
Sono, infine, in corso i sopralluoghi per la verifica del posizionamento di ulteriori punti di pre-triage in tutte le rimanenti strutture della regione, per alcune delle quali si sta prevedendo una modalità di installazione rapida al crescere del numero dei casi (provincia di Ferrara, Bologna e altre strutture azienda della Romagna).

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