Bobbio: a piedi e dall’estero per celebrare San Colombano con il vescovo Cevolotto

24 Novembre 2021 06:00

Colombano morì il 23 novembre 615. Esattamente 1406 anni dopo, c’è chi ancora sale sull’altare dell’abbazia a Bobbio per quel messaggio intatto, chi festeggia pure l’onomastico (a Bobbio c’è chi si chiama Colombano o Fara), chi è arrivato a piedi da Calendasco, o chi ha preso l’aereo per esserci addirittura dall’Irlanda, e cerca di attualizzare i valori del santo europeo, fin dalla processione con le reliquie nelle vie di Bobbio, lunedì notte. Lo fa il vescovo Adriano Cevolotto, anche abate di San Colombano, che cita Colombano, “l’obbedienza della fede è capace di generare identità nuova in chi la vive, tanti uomini furono affascinati dallo stile di Colombano, lo seguirono, raccogliendo culture, popoli, nazioni, lingue diverse, attraverso l’Europa in cui portare non se stessi ma il Vangelo”. Il vescovo ha messo poi in guardia contro l’invidia, la malattia dello sguardo.

I DETTAGLI NELL’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTA’

 

 

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