Banca delle terre agricole: a Piacenza 22 ettari coltivabili all’asta. “Ottima opportunità”

31 Marzo 2022 13:41

C’è tempo fino al cinque giugno per inviare le manifestazioni di interesse alla quinta edizione dell’asta della Banca delle terre agricole promossa da Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo. Un’asta semplice e trasparente per aggiudicarsi terreni agricoli coltivabili, molti già in attività e quindi in grado di produrre reddito fin da subito, assegnati da Ismea tramite una procedura di vendita consolidata.

A disposizione dei possibili acquirenti oltre 19.800 ettari, per un totale di 827 aziende agricole potenziali e un valore complessivo a base d’asta di quasi 312 milioni di euro. “Un’iniziativa – riporta la Regione Emilia-Romagna – volta ad agevolare l’incontro tra domanda e offerta e favorire i giovani agricoltori, con meno di 41 anni, che potranno pagare il prezzo del terreno ratealmente, con un piano di ammortamento fino a 30 anni”.

In Emilia, i terreni in vendita sono 36: in totale 1.050 ettari, di questi 22 riguardano il territorio piacentino. Gli ettari sono distribuiti soprattutto tra le province di Bologna (243 ettari), Ravenna (232 ettari), Parma (205 ettari) e Forlì-Cesena (190 ettari). Seguono Modena con 124 ettari, Ferrara (24), Piacenza (22) e Reggio Emilia (9). Si tratta di superfici coltivate soprattutto a seminativi (il 45%), ma significativa è anche la quota di boschi (22%) e prati e pascoli (20%). Il restante è suddiviso tra frutteti (2%), vigneti (1%) e altre colture. Per partecipare all’asta basta andare entro il 5 giugno 2022 sul sito della Banca nazionale delle Terre Agricole.

“Un’ottima iniziativa quella messa in campo da Ismea- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi– per rimettere in circolo terreni a prezzi agevolati e favorire così l’insediamento di nuovi agricoltori sul terreno coltivabile. Siamo in una fase che deve spingerci ad aumentare la produzione nazionale ed europea di alcune colture, mettendole a disposizione per la coltivazione terreni fertili”. “Inoltre l’Emilia-Romagna – conclude Mammi – dal 2014 ha investito 162 milioni di euro nei giovani agricoltori, impegnati in 3.642 aziende individuali: la scelta di Ismea di sostenere in particolare nuove generazioni attraverso criteri prioritari è assolutamente in linea con le politiche regionali”.

L’Emilia-Romagna è la quinta regione in Italia per consistenza del tessuto produttivo agricolo, con 55.111 imprese iscritte ai registri camerali nel 2021 e si posiziona ai primissimi posti in Italia sia per valore aggiunto agricolo che per valore delle esportazioni agroalimentari. Con 3,3 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2020 è, infatti, seconda solo alla Lombardia, mentre le vendite all’estero dei prodotti agroalimentari arrivate a oltre 7 miliardi di euro, le hanno fatto conquistare il primo gradino.

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