Caorso, nelle casse comunali arrivano 29 milioni di euro per il “tesoretto nucleare”

22 Maggio 2022 02:54

 

Tornano a casa oltre 29milioni di euro. Lo Stato italiano restituisce all’ente locale di Caorso ciò che aveva sottratto con la legge finanziaria del 2005. Ci sono voluti undici anni per riportare nelle casse del Comune quel 70 per cento di ‘tesoretto nucleare’ che, in virtù delle disposizioni dell’allora governo Berlusconi, erano state decurtate (per le annualità 2005, 2006, 2007) per destinare gli introiti che i cittadini pagano con la bolletta elettrica alla fiscalità generale. Per recuperare la somma spettante, nel 2011, Fabio Callori (allora presidente della Consulta Anci dei Comuni sede di servitù nucleare e sindaco di Caorso) aveva promosso una battaglia legale. La causa era poi stata vinta in primo grado nel 2016 e si era conclusa con una sentenza definitiva nel 2020 a favore degli enti locali che avevano coraggiosamente scelto di avviare l’azione legale affidandosi all’avvocato Xavier Santiapichi del Foro di Roma.

“E’ una grande soddisfazione, un’opportunità per Caorso e un enorme responsabilità. Faremo del nostro meglio per non deludere la popolazione”, commenta il sindaco Roberta Battaglia, anche presidente della Consulta Anci dei Comuni sede di servitù nucleare.

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