Rincari, in difficoltà 500 imprese piacentine. Bar e ristoranti i più colpiti

02 Settembre 2022 13:00

Sono circa 500 le imprese piacentine che stanno attraversando un periodo di difficoltà a causa dei rincari energetici. Soprattutto bar e ristoranti i più colpiti, per bollette aumentate del 150%. A lanciare l’allarme è stata Confesercenti, che ha stilato una serie di richieste ai candidati alle prossime elezioni. Si chiedono moratorie per i pagamenti delle bollette e minor tassazione sugli stipendi dei dipendenti.

“La vera problematica è che ora c’è un consumo di energia che ha dei costi assolutamente fuori controllo – ha spiegato il direttore Fabrizio Samuelli – e che incidono in maniera veramente rilevante sulle gestioni, gli esercenti non riescono più a sopportare tutto questo onere eccessivo. C’è stato però una grande sforzo da parte loro, li hanno mantenuti tutti questi costi eccessivi finora, ma in questo momento sono arrivati a un punto di non ritorno, non ce la fanno davvero più, anche per il fatto che i cosiddetti aiuti che sarebbero dovuti arrivare dal Governo per risolvere la situazione sono invece proprio miseri”.

I più colpiti sono i bar e i ristoranti, che hanno bisogno di maggiore consumo di corrente elettrica per i propri locali, i rincari sono arrivati ad aumenti insostenibili: “Stiamo parlando di bollette che sono aumentate del 150 o del 200 % in più rispetto allo scorso anno, e questi rimborsi, che peraltro non riguardano tutti, vanno a rimborsare solamente l’11% del valore delle bollette, percentuale compensata però dalla maggiore Iva che lo Stato incassa e che quindi rende di fatto inutile questa misura”.

Ci si rivolgerà al Governo per cercare di evitare un futuro disastro: “Noi chiediamo un intervento che una volta tanto sia serio nei confronti delle imprese, ci vuole rispetto per queste realtà che rischiano seriamente di morire. Noi saremo al fianco di questi imprenditori perché stiamo parlando di una battaglia che va portata fino in fondo, altrimenti il rischio è che tra un o due anni rappresenteremo un’associazione di fantasmi”. Si sta infatti parlando di un problema che riguarda il presente e il futuro di lavoratori e delle loro famiglie.

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