Elezioni: crollo dell’affluenza. La città perde 10 punti

25 Maggio 2014 23:15

Elezioni comunali (7)-800

Alle 23 si sono chiusi i seggi, dopo sedici ore di voto: nei 48 comuni al voto per il parlamento europeo, l’affluenza è pari al 65,71 per cento. Nei 34 comuni, invece, chiamati ad eleggere il sindaco e il consiglio comunale, l’affluenza è del 71,36 per cento, il 5,73 per cento in meno rispetto al 2009, quando, con 35 comuni al voto, l’affluenza era stata del 77,09 per cento. Alle europee, nel 2009, aveva votato il 74,57 per cento degli aventi diritto, quindi si perde l’8,86 per cento dei voti. Piacenza città, al voto solo per le europee, perde dieci punti percentuali, cioè passa dal 70,58 al 60,63 per cento.

Per le europee hanno corso anche quattro piacentini: Elisabetta Bolzoni, per la lista Forza Italia Berlusconi, è ingegnere di 44 anni, consigliere comunale ad Alseno e presidente del comitato contro la chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola. Loris Burgio lista “Io cambio”, artigiano, 53 anni, è nato a Piacenza e ha vissuto in Svizzera; prima di approdare al Movimento “Io Cambio” ha militato in An e Lega Nord. Sabrina Freda per Italia dei Valori, 44 anni, segretario regionale del partito ed ex assessore al commercio del comune di Piacenza e all’ambiente della regione Emilia Romagna. Valentina Stragliati per la Lega Nord, 30 anni, psicologa e assessore uscente alle politiche giovanili a Castelsangiovanni, è militante nel Carroccio da 5 anni.

Notizia delle 13 Alle 13 di oggi, secondo quanto riportato dai dati pervenuti in Prefettura, ha votato il 26,36 per cento degli elettori nei 34 comuni al voto per scegliere sindaco e consiglieri; per quanto riguarda invece le europee, con 48 comuni su 48, la percentuale di affluenza, si assesta al 22,80 per cento. E’ quindi decisamente più bassa rispetto all’affluenza delle comunali. Prossimo aggiornamento alle 19. I seggi, si ricorda, chiudono alle 23.
A Caminata l’affluenza più alta con il 40,46%.

I presidenti di seggio in città sono 107, ai quali si aggiungono sei presidenti dei seggi speciali: i primi hanno una retribuzione di 120 euro, i secondi 72 euro. Gli scrutatori sono 428 (più 12 nei seggi speciali). Questi vengono retribuiti, nel primo caso, con 96 euro, mentre quelli dei seggi speciali prendono 49 euro.

Prefettura – Le affluenze alle amministrative Comune per Comune
Ministero dell’Interno – Le affluenze alle europee Comune per Comune

Notizia delle 6.00
In 34 comuni piacentini oggi si vota per il rinnovo delle amministrazioni locali. I seggi hanno aperto alle 7 e chiudono alle 23. Complessivamente sono 92.420 gli elettori chiamati a esprimersi. Si eleggono 34 sindaci e 372 consiglieri. I candidati sindaco sono 89, oltre mille i candidati consiglieri. Nel Piacentino non sono previsti ballottaggi, il secondo turno infatti è riservato ai comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti. Vengono eletti i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti a prescindere dalla lista.

Per i comuni con oltre 5mila abitanti (Castelsangiovanni, Podenzano, Rivergaro, Pontenure, San Giorgio, Gossolengo) è introdotta per la prima volta la doppia preferenza di genere: cioè in caso di doppia preferenza i candidati devono essere un uomo e una donna, se non è così la seconda preferenza viene annullata.

Una sola lista è stata presentata nei comuni di Besenzone, San Pietro in Cerro e Travo. Perché la lista venga eletta devono presentarsi al voto il 50% degli elettori e la lista deve aver ottenuto il 50% dei voti validi. In caso contrario il comune verrà commissariato.

Oggi si vota anche per le Europee. Sono 222.396 gli elettori piacentini chiamati al voto. L’Italia elegge 73 dei 766 eurodeputati, Piacenza fa parte della circoscrizione NordEst che elegge 14 rappresentanti. Per il Parlamento europeo il sistema è proporzionale con soglia di sbarramento del 4%. Ci sono anche quattro candidati piacentini.

Si vota indicando il simbolo della lista e si possono esprimere fino a 3 preferenze. La novità del 2014 è la differenza di genere: nelle preferenze devono essere rappresentati i due sessi, pena l’annullamento del terzo nome.

Complessivamente al voto sono chiamati 400 milioni di elettori in 28 Paesi. In Croazia si vota per la prima volta. La prima elezione del Parlamento Europeo a suffragio universale fu nel 1979.

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