Prima edizione di Piacenza Classica. “Dove c’è la musica non c’è la guerra”

08 Marzo 2022 13:13

L’arte, la musica e la cultura sono le “armi” migliori per superare momenti drammatici come quello che stiamo vivendo attualmente. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa di presentazione della prima edizione del festival “Piacenza Classica”. All’interno del salone Pierluigi Farnese sono infatti intervenuti il presidente della rassegna Andrea Bricchi e due dei tre direttori artistici che si occuperanno dell’organizzazione delle varie date: Elisa Tait e Monica Righi. Non è potuto esserci invece Ivan Maliboshka che è stato comunque presentato dai suoi compagni d’avventura.

Un’avventura che inizierà venerdì primo aprile nella sala dei Teatini con “Un viaggio con Brahms”: concerto nel quale il maestro di violoncello Jacopo Di Tonno si esibirà accompagnato da Bruna Pulini, al pianoforte. Proprio Di Tonno ha avuto l’idea di questa nuova rassegna culturale spronando la ventenne Monica Righi nella realizzazione di un percorso che si pone l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della musica da camera.

Insieme agli organizzatori della rassegna “Piacenza Classica” anche l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che ha spiegato che “il bando Piacenza riparte con la cultura non poteva non premiare un’iniziativa così importante che mette al centro la musica classica, valorizzando i luoghi caratteristici della nostra città, attraverso l’esibizione di diversi artisti che porteranno la loro musica e la loro arte”.

La giovanissima Monica Righi ha presentato le otto date all’interno della rassegna. “Per noi giovani è una grandissima opportunità poter organizzare un festival – le sue parole – ringrazio il Comune, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il maestro Di Tonno che mi ha affidato la sua idea”. “Il debutto sarà alla sala dei Teatini – ha sottolineato Papamarenghi – che tornerà a vivere dopo due anni di chiusura a causa del Covid. Ritorniamo a vivere di cultura e di arte”.

Il presidente Andrea Bricchi ha affermato di essere emozionato e orgoglioso di poter aiutare a realizzare la rassegna. “Auspichiamo possa diventare un punto di riferimento per la cultura piacentina e non solo – ha detto – Nei diversi appuntamenti si esibiranno artisti di fama mondiale, accompagnati da giovani musicisti che hanno davanti a loro un grande futuro”. Nel corso della conferenza non si poteva non affrontare il tema della guerra. “Ammetto di avere paura – le parole di Bricchi – ma visto che non posso fare tanto per questa situazione cerco, anzi cerchiamo di investire nella musica perché dove c’è la musica non c’è guerra“.

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