“Doppio turno”: il futuro di Piazza Cittadella infiamma il dibattito tra i candidati

03 Giugno 2022 22:00

Se ne parla da tanti, troppi anni ormai, e anche a questa tornata di elezioni il parcheggio di piazza Cittadella “infiamma” il dibattito politico. È stato così anche venerdì sera a “Doppio Turno”, il programma andato in onda su Telelibertà e condotto da Michele Rancati per analizzare i vari temi che riguardano Piacenza insieme ai candidati sindaco. Il menu ha proposto un confronto su commercio, turismo, cultura e artigianato, ma il “dilemma” del progetto di realizzare un parcheggio in piazza Cittadella si è preso una bella fetta di discussione.

Per Katia Tarasconi “il progetto c’è già e non farlo sarebbe un controsenso, saranno 250 posti a rotazione che dunque diventeranno oltre 700 al giorno”. Patrizia Barbieri, ha ribattuto affermando “che saranno solamente 150 e dubito che potranno soddisfare le esigenze dei cittadini”. Contrario Maurizio Botti: “sarebbe sbagliato – ha spiegato – dato che quella zona deve diventare scavo archeologico per attrarre turisti. Il parcheggio si dovrebbe fare al Daturi, interrato da 1.500 posti”. Anche Stefano Cugini si è detto “non d’accordo con questa proposta. Il mercato di piazza Casali non va spostato”. Per Corrado Sforza Fogliani “quella zona deve essere adibita a posti auto per chi viene da fuori città”. In collegamento video Samanta Favari, che non vuole “parcheggi in piazza Casali, lì si deve demolire il vecchio mercato per favorire i piccoli commercianti”.

Tutti favorevoli invece alla richiesta da parte delle associazioni di dire “stop” alla costruzione di nuovi centri commerciali, Barbieri ha precisato in merito che “comunque una moratoria tout court non si potrà fare”. In merito agli altri argomenti in programma, Tarasconi ha aggiunto che “per il turismo ci vuole una pianificazione comune che riguardi anche le valli, senza dimenticare il tema del fiume che va programmato per collegare il Po alla città”. Barbieri si è concentrata sullo sviluppo del centro storico “con la realizzazione di un centro commerciale naturale e sostegno alle startup in via Dante e in via Calzolai. Cultura e turismo saranno intrecciati, noi vorremmo dare vita ad almeno una grande mostra all’anno”. Sulla questione cultura Botti vorrebbe “un ufficio appositamente dedicato a questo tema e più attenzione per la via Francigena che è un nostro grande patrimonio”. Tra le proposte di Cugini “commercio di vicinato, allargamento della Ztl e trasporto delle merci più sostenibile, in campo culturale un ufficio eventi e un cartellone unico per gestire tutte le proposte”. Per Sforza Fogliani occorre valorizzare “via Cittadella per accogliere i visitatori e portarli in piazza Cavalli, e servono almeno quattro grandi eventi all’anno per scandire le stagioni”. Favari punterà a realizzare “audioguide per ogni monumento in collaborazione con le scuole, aprire un portale per calendarizzare gli eventi culturali, e rilanciare Piacenza Expo”.

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