Gazzolo: “Usare il linguaggio al femminile per le donne in Comune”. Lega: “Forzatura”

21 Luglio 2022 05:00

Consigliera, assessora e sindaca. Tre parole che “tutelano la differenza di genere e contribuiscono a superare l’uso prevalente del maschile nel vocabolario”. Ne è convinta la neopresidente del consiglio comunale di Piacenza, Paola Gazzolo, che proprio nella seduta di esordio a palazzo Mercanti ha annunciato la volontà di “introdurre il linguaggio sessuato nei lavori dell’aula, come indicato dall’Agenda 2030 dell’Onu e dalla legge quadro regionale contro le discriminazioni di genere”.

Il consigliere leghista Luca Zandonella si dice contrario sui social network. “Il valore delle persone, sia uomini che donne, non dipende dal modo con cui sono chiamate – commenta l’esponente del Carroccio – mi pare solo una forzatura poco utile, nella direzione del politicamente corretto che si vuole imporre a chiunque, cercando addirittura anche di cambiare la grammatica italiana”.

Per Gazzolo, però, la forma è sostanza. “Valorizzare il protagonismo femminile non significa fermarsi alle parole, certo. È chiaro che serve un piano più ampio. Ma la modernizzazione della società passa anche da qui”, rimarca la presidente del consiglio comunale, prima donna a ricoprire questo incarico nella storia dell’ente. “Mi piacerebbe anche ripristinare la commissione speciale delle elette», prosegue Gazzolo, al lavoro nell’organizzazione dell’aula con le nomine dei capigruppo.

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